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Karpathos, un po' di Caraibi in mezzo al Mediterraneo

La Grecia è una delle mete più amate dagli italiani nel 2010.
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La Grecia è una delle mete più amate dagli italiani nel 2010. Sarà perché con la crisi economica che ha colpito Atene ha convinto tutti della possibilità di vacanze a buon prezzo, sarà perché il mare greco è tra i più affascinanti del Mediterraneo. Tra le molte mete greche, in particolare tra le isole dell'Egeo, la novità è sicuramente Karpathos, la seconda isola più grande dell'arcipelago del Dodecaneso (324 chilometri quadrati, più piccola solo di Rodi), situata sulla rotta marittima che collega Rodi a Creta. Un'isola dove il turismo si è affacciato solo negli ultimi dieci anni e che grazie al potenziamento dell'aeroporto è diventato progressivamente un punto di attrazione per i turisti soprattutto del Nord Europa. Un successo soprattutto legato al mare che è davvero «caraibico».
Un luogo remoto
La posizione geografica dell'isola, molto più a sud rispetto a tutte le altre località del Dodecaneso e a ben quattro ore di traghetto da Rodi (24 dal porto del Pireo), ha mantenuto intatte molte tradizioni e particolarità. Basta pensare che uno dei villaggi, Olympos, situato in un'area montuosa nel Nord dell'isola è rimasto di fatto «fuori dal mondo» fino a cinque/sei anni fa, quando è stato realizzato l'allacciamento all'energia elettrica. Questo ha permesso di mantenere inalterate molte delle bellezze naturali, tra cui alcune delle spiagge considerate tra le più suggestive del mar Egeo. In particolare Apella è stata nominata spiaggia più bella del Mediterraneo nel 2008: si tratta di una striscia di sabbia bianca circondata da un bosco di pini marittimi, incastonata tra le rocce.
Il meltemi, il vento secco e fresco che soffia nell'Egeo, è una costante dell'estate a Karpathos, per questa ragione l'isola sta diventando con il passare delle stagioni meta prediletta dei surfisti. Non ci sono vere e proprie strutture ricettive ma due grandi spiagge, sempre deserte, vicino all'aeroporto nella zona meridionale sono diventate meta prediletta dei surfers.
I collegamenti e gli spostamenti
Il modo più semplice per raggiungere Karpathos dall'Italia è quella di affidarsi ad un tour operator che si preoccuperà del volo (da Bergamo, Milano o Verona) e della prenotazione dell'albergo. Non esistono ancora villaggi turistici e chi volesse organizzarsi il viaggio da sé può prenotarsi un volo e poi affittare una camera direttamente dall'Italia. Il centro principale dell'isola dove è concentrato il maggior numero di alberghi e pensioni è Pigadia, dove attracca anche il traghetto proveniente da Rodi (chi ha vacanze lunghe può scegliere di raggiungere Karpathos via mare), ma chi volesse cercare un posto più tranquillo può semplicemente contattare direttamente un affittacamere in un'altra località dell'isola.
Va detto, tuttavia, che la conformazione montuosa del luogo e il recente sviluppo della ricettività turistica fa sì che l'intera parte Nord non sia ancora dotata di strade ma semplicemente di percorsi sterrati, molto difficoltosi da percorrere con le auto. Anche per questa ragione gli autonoleggi non assicurano mai la parte di inferiore delle automobili e sconsigliano vivamente di avventurarsi nella parte settentrionale di Karpathos. Per muoversi sull'isola un turista ha varie opzioni: affittare un motorino (dallo scooter al quad), affittare una macchina, scegliere le escursioni in battello che quotidianamente da Pigadia trasportano i turisti nelle spiagge più belle, oppure affidarsi al trasporto pubblico (degli autobus collegano Pigadia ai centri principali dell'isola).
Spiagge indimenticabili
Sbolognati gli aspetti «tecnici» della vacanza, non resta che dedicarsi alla vita da spiaggia e qui inizia il vero divertimento perché Karpathos ha un'offerta variegata: dalla sabbia alle rocce, dai luoghi di maggior richiamo a quelli deserti. Innanzitutto, non si può passare un periodo di vacanza sull'isola senza andare ad Apella, vera e propria perla del Mediterraneo: molto difficile da raggiungere per via di una stradina tortuosa, la sua acqua limpida ripaga ampiamente dello spostamento difficoltosa. Una giornata merita anche Kyra Panagia molto rinomata, spiaggia sovrastata da una chiesa ortodossa (in tutta l'isola compaiono centinaia di cappelle), con la tradizionale cupola rossa. Per chi invece punta ad un'escursione più lunga, l'ideale diventa il paesino di Lefkos a 44 chilometri da Pigadia: si trova sulla costa occidentale, non è mai affollato ed è situato tra tre insenature con due spiagge di sabbia e una rocciosa. Dopo aver fatto il bagno in questi luoghi non resta che lanciarsi all'avventura ed andare autonomamente alla ricerca di piccole spiaggette o cale dove fare il bagno in completa solitudine.
Carlo Muzzi

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