Università

Studenti a contatto grazie al social «Bspotted»

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Una nuova moda si aggira per le università. Si tratta del nuovo social network Bspotted, che permette agli universitari di comunicare tra di loro in completa libertà e anonimato.

Il giovane Domenico Vercilli, laureato in Economia e management, ne è l'inventore. L’idea nasce nel marzo 2013, quando su Facebook scoppiò il fenomeno Spotted, la pagina dove gli utenti inviano messaggi privati all’amministratore, che a sua volta li riceve, postando in forma anonima il contenuto. Messaggi che, per regolamento, devono essere dedicati a qualche studente «avvistato» in giro per l’università.

«Questa modalità di comunicazione mi sembrava limitata - spiega Domenico - perché non era possibile contattare direttamente la persona desiderata. In secondo luogo perché i post non venivano pubblicati in tempo reale». Insomma quel che mancava era una piattaforma specifica che funzionasse secondo il modello Spotted, ma che mettesse in contatto diretto gli utenti. E Domenico l’ha creata.

Bspotted infatti è riservato agli universitari di tutta Italia e per iscriversi basta fornire la mail che ogni ateneo assegna agli studenti al momento dell’immatricolazione.

Le uniche informazioni visibili dell’utente sono il nickname e il suo sesso. Inoltre esiste la possibilità di sbloccare la propria foto profilo dopo aver avviato una conversazione in chat.

Ogni contatto tra gli utenti è regolato tramite delle «hall», stanze virtuali accessibili solo ad alcuni gruppi di studenti. Per esempio, se un utente si iscrive con l’email dell’Università di Bologna e seleziona la facoltà di Economia, avrà accesso alla hall di quell’Università e alla hall di Economia. Nella prima potrà interagire esclusivamente con i ragazzi della sua università, mentre nella seconda potrà confrontarsi con gli studenti di Economia in tutta Italia.

Le hall infatti sono divise per atenei e facoltà, oltre ad una hall generica apera a tutti gli universitari d’Italia.

Domenico non ha fatto tutto da solo: una volta definito il progetto è andato alla ricerca di qualcuno che fosse in grado di gestire l’infrastruttura server. Dopo numerose ricerche ha conosciuto Andrea Perizzato: «Fin da subito c’è stata grande sintonia - commenta Domenico - e ha deciso di diventare co-fondatore tecnico di Bspotted».

Successivamente si è aggiunto al team anche Alessio Vecchio, nel ruolo di gestore delle infrastrutture server. Il lavoro dei ragazzi è tripartito: Andrea si occupa dello sviluppo Ios e Android, Alessio si dedica quasi esclusivamente al server, mentre Domenico definisce tutte le funzioni da sviluppare, gestisce la comunicazione sul social e organizza la strategia di diffusione all’interno dell’università.

Il 28 Gennaio Bspotted è diventato disponibile per tutte le università italiane, totalizzando 10mila utenti attivi e 15 milioni di pageviews in un mese: «Credo che Bspotted stia piacendo perché basato su un anonimato sicuro, con profili reali e non duplicabili, nei quali l’utente può gestire la privacy scegliendo se mostrare la propria foto o no. In questo modo il social dà la possibilità anche ai più riservati di esprimersi in maniera totalmente libera, approcciandosi liberamente a nuove persone».

Anna Parma

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