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Porte aperte per oltre 600 studenti

Open day dell'Università Cattolica di Brescia: incotro con oltre 600 studenti
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«Decidere di frequentare l’Università è ancora una scelta vincente». Ad affermarlo è Giovanni Panzeri, direttore dell’Università Cattolica di Brescia, che in occasione dell’Open day di sabato ha incontrato oltre 600 studenti e tantissimi genitori. «Trovare posto nel mondo del lavoro oggi è indubbiamente difficile - commenta Panzeri - ma le statistiche dimostrano che il 72% dei laureati in Cattolica trova un’occupazione entro un anno dal termine degli studi e tutti si dicono soddisfatti della propria posizione».

Dodici gli incontri che si sono svolti nelle aule di via Trieste, uno per ogni facoltà dell’Università Cattolica di Brescia, Milano e Piacenza. «Siamo molto soddisfatti di questo Open day, che per il primo anno si è tenuto già a fine novembre - spiegano dall’ateneo -: l’affluenza è stata più che buona e tanto l’interesse di studenti e genitori». Gli incontri informativi che hanno riscosso maggior successo sono stati quelli sulla facoltà di Lingue, a cui hanno partecipato più di 260 ragazzi, Lettere con 220 studenti, Scienze della formazione con oltre 200 persone e Scienze matematiche.

La giornata di sabato, organizzata con desk informativi, incontri e visite alle facoltà è stata un’occasione anche per i genitori di conoscere la realtà universitaria, così da poter meglio supportare i propri figli nella scelta. «Il ruolo del genitore - spiega durante l’incontro di presentazione in aula magna Barbara Bertani, psicoterapeuta e docente - è fondamentale nella scelta universitaria e lungo tutto il percorso di studi. La famiglia deve riuscire a supportare lo studente anche nei periodi di crisi e indecisione, senza imporre le proprie scelte e cercando di dare fiducia al ragazzo perché riesca ad approcciarsi a un mondo totalmente nuovo». Una realtà nuova quella dell’università per gli studenti delle scuole superiori, ma, come spiega Panzeri, «importantissima per la crescita e la formazione dell’individuo. Fare università per noi significa mettere al primo posto la persona, lo studente che segue un percorso formativo basato non solo sullo studio ma anche sulle attività extrascolastiche e le relazioni interpersonali, a tale proposito la sede di Brescia è, nel circuito delle università cattoliche quella con il maggior numero di attività extracurriculari. Inoltre - continua Panzeri - fare università per noi vuole dire aprire un dialogo intenso tra studenti e professori, interrogarsi sul reale indagandolo senza preconcetti».

Oltre alla presentazione della facoltà e dei vari indirizzi i partecipanti all’Open day hanno potuto ricevere informazioni dettagliate sul costo dell’iscrizione. Gli uffici si sono resi disponibili a informare studenti e genitori, realizzando anche prospetti specifici per ogni possibile iscritto. «È importante ricordare - spiega Pietro Rossi, responsabile Educatt - che l’Università mette a disposizione degli studenti numerose agevolazioni: innanzitutto vengono erogate diverse borse di studio, in base a reddito e merito o anche solo in base al merito.

Inoltre le famiglie con più figli iscritti in Cattolica o con un portatore di handicap all’interno del nucleo, godono di riduzioni sulla retta. Per gli studenti diversamente abili invece le tasse universitarie vengono abolite».

Sara Giacomelli

 

 

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