Università

Le pagine del giornale diventano strumento didattico

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Sulla lavagna dell’aula A3 di contrada Santa Chiara, all’inizio della seconda parte della lezione, compare un’immagine sorprendente. È la pagina 51 del Giornale di Brescia del 3 marzo, quella che mensilmente il nostro quotidiano dedica all’analisi tecnica dei mercati finanziari. Per un giorno il Giornale di Brescia diventa perciò uno strumento didattico. Nessun libro, né una dispensa. Solo una pagina contenente un articolo e quattro tabelle: la ricaduta pratica di quanto gli studenti hanno appreso nelle lezioni precedenti.

Siamo nel corso di Operatività bancaria e finanziaria, il cui docente è Achille Fornasini, da oltre undici anni curatore della pagina pubblicata ogni primo martedì del mese. «La rubrica del Giornale di Brescia diventa riferimento didattico nell’ambito del corso - racconta Fornasini - nel quale gli allievi hanno approfondito le modalità di elaborazione degli indicatori tecnici che consentono l’analisi euristica dei mercati. Un modo per comprenderne a fondo le caratteristiche, sviluppando quella capacità critica utile in qualsiasi loro futuro ambiente lavorativo».

La collaborazione di Fornasini col Giornale cominciò nel 2003 «quando nacque l’idea di arricchire le pagine economiche con una rubrica mensile dedicata ai mercati finanziari, sfruttando una serie di strumenti d’analisi orientati a cogliere i cicli e le tendenze borsistiche, che già insegnavo alla Bocconi di Milano e alla Ca’ Foscari di Venezia».

Dal mese scorso Fornasini è responsabile dell’insegnamento al dipartimento di Economia e management della Statale.

«Nell’ambito del corso di 20 ore gli studenti della laurea specialistica hanno l’opportunità di comprendere a fondo la strumentazione utilizzata nell’analisi proposta nella rubrica del Giornale di Brescia. Così si realizza un’aspirazione: far diventare la pagina della rubrica un riferimento didattico. A dimostrazione di come un corso universitario possa concretamente essere d’aiuto ai laureandi e aiutarli per comprendere le reali dinamiche dei mercati».

La rubrica si articola in due parti: un articolo di commento e quattro grafici dedicati ad altrettanti mercati: indice globale Comit, cambio euro/dollaro, prezzo del brent e indice Lmex sui metalli industriali.

A fine lezione i commenti sono positivi. «Mi piace la finanza e penso che comprendere il significato degli indici sia di ausilio per studiare i mercati», spiega Arsene.

Federico aggiunge: «Studio marketing, ma ho deciso di frequentare il corso perché mi interessa il funzionamento dei mercati finanziari».

Il corso non prevede un esame finale, perciò a spingere gli studenti è il desiderio di capire come si muovono gli indici.

Un andamento che viene spiegato guardando sullo schermo una pagina del nostro giornale. Il quotidiano cittadino diventa, così, uno strumento di formazione per le nuove generazioni.

Mario Nicoliello

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