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La Statale porta gli studenti oltre il confine

i tratta di un programma comunitario che consente agli studenti di trascorrere un periodo di studio (dai tre ai dodici mesi) all’estero
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Per tutti gli studenti dell’Università Statale che vogliono arricchire il proprio curriculum il programma Erasmus Plus rappresenta una possibilità da tenere in seria considerazione.

Si tratta di un programma comunitario che consente agli studenti di trascorrere un periodo di studio (dai tre ai dodici mesi) all’estero: seguire i corsi, usufruire delle strutture universitarie e ottenere il riconoscimento degli esami superati. Un ottimo modo quindi per fare nuove esperienze culturali, conoscere un diverso sistema universitario e perfezionare un’altra lingua. Insomma, a conti fatti, vale davvero la pena di tentare un’avventura oltre confine.

Per partecipare occorre aver completato almeno il primo anno di corso. Le mete possono essere scelte nell’ambito dei ventisette Stati membri dell’Unione Europea, oppure dei Paesi dello Spazio economico europeo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) o dei Paesi candidati all’adesione (al momento la Turchia).

Ovviamente gli studenti di Brescia possono scegliere la destinazione nel novero delle università convenzionate con la Statale, poiché soltanto in questo caso gli esami superati all’estero potranno essere riconosciuti.

I bandi per ciascuno degli otto dipartimenti della Statale verranno emanati nei prossimi mesi. Intanto però si può partecipare alle sedute di presentazione. La prima delle quali è in programma oggi alle 10.30 nella sala consiliare di Ingegneria.

Qualcuno potrebbe chiedersi come fare a coprire le spese che l’esperienza comporta. Ma niente paura, sono previste infatti delle borse di studio, il cui importo è stabilito dall’Agenzia nazionale Erasmus, che mette a disposizione dei contributi specifici anche per studenti disabili.

La borsa di studio non copre la totalità dei costi sostenuti all’estero (viaggio, soggiorno, vitto, e così via), per questa ragione le singole università possono integrarle con un contributo aggiuntivo, che lo scorso anno a Brescia ammontava a 200 euro al mese.

Inoltre è possibile ricevere un contributo di 500 euro per la frequenza di corsi intensivi (Eilc) per approfondire alcune lingue meno conosciute.

Prima di partire lo studente deve sottoscrivere il modulo di accettazione della destinazione e della borsa. Dopodiché bisogna verificare la scadenza di presentazione della domanda per l’ammissione all’università straniera e capire quali sono le formalità da svolgere (solitamente un learning agreement e la domanda di alloggio).

Al ritorno a Brescia lo studente è tenuto a presentare all’ufficio mobilità internazionale il certificato di frequenza firmato e timbrato dall’università ospitante e una relazione dettagliata sull’esperienza. È necessario poi recarsi dal referente Erasmus del proprio corso di laurea per predisporre il piano di studi definitivo, tenendo conto anche degli esami svolti all’estero.

La relazione da presentare può contenete anche consigli su come si è trovato alloggio, sui trasporti, sul costo della vita, sugli esami convertiti e riconosciuti. Tali informazioni potranno essere utili per chi vorrà recarsi in quegli stessi atenei.

È meglio pensarci bene, quindi, perché Erasmus Plus può essere l’occasione che fa per voi.

Mario Nicoliello

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