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Giurisprudenza, gli studenti twittano un video a Renzi

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Si apre con un «Ciao Matteo» il video che alcuni studenti del corso di Clinica legale della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Brescia hanno twittato al premier Renzi per «bacchettarlo» sul bonus bebé. «Durante i nostri studi - spiega uno degli ideatori del simpatico video - abbiamo notato come il testo della legge di stabilità appena steso dal governo non concordi, per quanto riguarda l’erogazione del bonus, con la direttiva europea del 2011».

Infatti, come i ragazzi spiegano con parole semplici nel video, secondo la direttiva europea il bonus bebè spetta, oltre che alle giovani mamme italiane, anche alle cittadine extracomunitarie con regolare permesso di soggiorno, sia esso di breve o lunga durata. Invece nella legge di stabilità italiana il bonus sarebbe indirizzato solo alle mamme in possesso di un permesso di soggiorno a lunga permanenza.

«Ovviamente - spiegano i ragazzi - le direttive europee vanno rispettate e hanno maggiore autorità rispetto a quelle nazionali. A Renzi e alla sua squadra di governo è sfuggito questo piccolo particolare ci è sembrato giusto farlo notare, dato che si parla spesso della necessità per l’Italia di avere un ruolo di maggiore importanza all’interno della Comunità europea».

Notando questa svista da parte del governo, Carolina Morandini, Evelin Marchetti, Paola Perini, Francesco Martinelli, Marco Fusi e Marco Guerini, con l’aiuto dei professori del corso, hanno deciso di «metterci la faccia».

«L’idea di realizzare un video - spiegano - ci è sembrato il modo più simpatico e immediato per poter raggiungere il nostro obiettivo, cioè sottoporre all’attenzione di Renzi un problema giuridico effettivamente non trascurabile. Inoltre dato che il nostro premier è così attivo sui social abbiamo pensato che pubblicarlo sul suo profilo twitter fosse il modo migliore per attirare la sua attenzione».

Originale la modalità di rivolgersi al governo dei sei giovani bresciani, che spiegano: «Con il corso di Clinica legale ci approcciamo direttamente a casi reali, ci confrontiamo con dei clienti effettivi su problematiche comuni e collaboriamo con avvocati esercitanti: dobbiamo costruire la difesa o l’accusa e raccogliere prove e fare indagini legali. Stavamo affrontando un caso proprio riguardo al bonus bebè quando abbiamo notato, grazie al professor Fabio Ravelli e all’avvocato Alberto Guariso, questa problematica».

Il video è simpatico, ma l’argomento è serio: «I ragazzi - spiega la professoressa del corso di Clinica legale Marzia Barbera - sono molto preparati, studiano a fondo la legge e riescono a rapportarsi in maniera ottima con clienti e procedure. La modalità di questa annotazione a Renzi è divertente ma la loro preparazione è approfondita».

I sei studenti hanno subito postato il video su social network e pagine universitarie e lo hanno pubblicato anche su youtube intitolandolo «Dillo a Renzi: bonus bebè».

«La nostra speranza - spiegano - è che il premier guardi il video e che quindi modifichi la legge di stabilità. Certo se per caso dovessimo ricevere una sua risposta sarebbe davvero una grandissima soddisfazione».

Sara Giacomelli

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