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Cedisu: «Assaggiamondo», il gusto di 5 continenti

Festa Assaggiamondo, che andrà in scena, per la tredicesima edizione, domani sera al Cedisu
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Conoscere l’altro attraverso la cucina e la danza. Riuscire a fare integrare tra di loro studenti universitari provenienti da Paesi diversi sfruttando una serata di divertimento. Sono queste le finalità della festa Assaggiamondo, che andrà in scena, per la tredicesima edizione, domani sera al Cedisu.

Il tradizionale evento interculturale che da qualche anno viene svolto in corrispondenza con la fine delle lezioni è finanziato con il bando della Statale dedicato alle attività sociali e culturali proposte dagli studenti.

L’evento comincerà alle 19 nel campus di via Valotti, con la degustazione gratuita di piatti tipici provenienti da Paesi diversi. I banchetti con le prelibatezze culinarie saranno allestiti all’aperto sotto il porticato delle aule studio. Nella sala polifunzionale a partire dalle 21 si svolgeranno invece canti, danze e altre rappresentazioni tipiche preparate dagli studenti stranieri. Infine, in tarda serata la festa si chiuderà sulle note di musica dance mixata dal dj Mirco Toller. Per ragioni di sicurezza l’ingresso in sala polifunzionale (completamente gratuito) è garantito a un massimo di circa 250-300 persone. I primi arrivati saranno quindi sicuri del posto.

Saranno quattordici le nazioni che allestiranno un banchetto: Camerun, Togo, Angola, Albania, Italia, Nigeria, Etiopia, Spagna, Egitto, Francia, Turchia, Marocco, India e Perù. Saranno pertanto rappresentati quattro continenti. In pista ci saranno sia gli studenti della Statale, sia alcuni ragazzi a Brescia per l’Erasmus.

A livello culinario le prelibatezze da assaggiare saranno numerose: dalle panelle siciliane ai panzerotti, dalla polenta col gorgonzola al riso fritto, dal cous cous al pollo biryani, fino a tortilla, paella, sangria, salmorejo, ajoblanco e insalata murciana.

Finito di mangiare si potrà poi assistere dal vivo a saggi di musica etnica. Gli spagnoli danzeranno sulle note del flamenco, gli albanesi proporranno la Valle Treshe, mentre da Togo ci sarà un’esibizione di qweta-coolcatche. Infine gli studenti del Camerun sfileranno indossando abiti tipici.

«Pensiamo che il cibo e la musica siano due strumenti fondamentali per scoprire la cultura dei Paesi stranieri e nello stesso tempo costituiscano due momenti per cercare di integrarsi con gli studenti provenienti da lontano», racconta Mir Grazioli, studentessa di Giurisprudenza e coordinatrice del gruppo organizzativo. Spesso in facoltà si fatica a dialogare con i colleghi stranieri, mentre nelle residenze il confronto è più facile: «Il collegio è un luogo di integrazione poiché quotidianamente ci si interfaccia con i colleghi. Chiacchierando la sera in cucina - continua Mir, studentessa senior alla residenza femminile di via Sa Faustino - si parla delle proprie abitudini e si scambiano impressioni su usi e tradizioni. La festa Assaggiamondo consente invece anche agli studenti che vivono fuori dalle residenze di conoscere queste realtà straniere».

La festa è organizzata dagli studenti, ma finanziata dall’Università. In particolare a ciascuna nazione è stato concesso un budget di spesa per preparare i cibi. Ogni banchetto sarà addobbato con i colori della bandiera nazionale. Durante la serata danzante, i diversi gruppi coinvolgeranno i partecipanti nei balli e mostreranno anche dei video per spiegare i passi delle danze.

Mario Nicoliello

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