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Brescia e Lovanio unite dalle ricerche di fisica

Due università unite dalla ricerca sulla fisica. Due atenei di Paesi diversi accomunati dagli stessi filoni di studio
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Due università unite dalla ricerca sulla fisica. Due atenei di Paesi diversi accomunati dagli stessi filoni di studio. Brescia e Lovanio insieme per lavorare su nuovi progetti.

L’ateneo cattolico cittadino e quello belga hanno firmato un accordo di collaborazione sulla ricerca nel campo della fisica che interesserà il dottorato in Scienze, organizzato dall’università di Lovanio. L’accordo offre allo studente che si iscrive al dottorato belga di trascorrere un anno nella sede straniera: di conseguenza i dottorandi belgi trascorreranno dodici mesi a Brescia, mentre i bresciani studieranno per almeno un anno a Lovanio. Alla base del dottorato ci saranno progetti di ricerca stilati in comune tra le due sedi, le quali si impegnano a ricercare borse di studio per finanziare i dottorandi e ad assicurare un tutorato di qualità agli studenti.

«Abbiamo deciso di siglare questo accordo con l’ateneo di Lovanio per due ragioni. Innanzitutto perché si tratta di una prestigiosa università straniera e questo aumenta il grado di internazionalizzazione della nostra sede. In seconda battuta è una università cattolica e ciò ci consente di intraprendere un percorso di ricerca comune con un ateneo che condivide con noi radici culturali e finalità», ci spiegano dalla Cattolica.

Le tematiche al centro dell’accordo saranno la fisica dei superconduttori, i materiali nanostrutturati e i materiali magnetici. «Il nostro obiettivo» continua Banfi «è allargare la rete di atenei con i quali collaborare. Come primo passo vorremmo illustrare i nostri progetti di ricerca ad altri atenei cattolici nel mondo».

A tal fine lunedì e martedì prossimo a Brescia andrà in scena il workshop «Lo sviluppo di un programma di dottorato di ricerca internazionale in campo scientifico tra università cattoliche: tematiche emergenti di ricerca in campo fisico e opportunità», curato da I-Lamp, centro di ricerca sui materiali avanzati della Cattolica.

«Nella due giorni di lavori» spiega Banfi, curatore dell’iniziativa insieme a Luca Gavioli e Gabriele Ferrini, «i ricercatori di quattro università cattoliche spiegheranno i progetti, cercando di raccogliere suggerimenti dai colleghi e discutere sulle possibili sinergie che si possono creare tra i diversi team di ricerca». Al tavolo dei relatori siederanno, oltre che ricercatori della facoltà bresciana di Matematica e Fisica, anche studiosi degli atenei cattolici di Santiago del Cile, Lovanio e dell’Indiana. Saranno presenti anche il rettore della Cattolica Franco Anelli e l’assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori.

Nella valutazione nazionale della ricerca svolta dall’Anvur, il dipartimento di Matematica e Fisica della Cattolica si è piazzato al quarto posto, con uno score elevato, soprattutto nella sezione di Fisica della materia condensata (0.96/1). Inoltre molti dei laureati bresciani lavorano adesso in istituti di ricerca di primo livello: Mit di Boston, Ucla di Los Angeles, Università di Cambridge, Max Plank Institute. Altri hanno intrapreso una carriera scientifica in campi che spaziano dalla fisica teorica a quella della materia condensata e dei materiali innovativi. Una struttura all’avanguardia, quindi, conosciuta forse di più all’estero che in città. Per saperne di più la prossima settimana conviene fare un salto in via Musei.

Mario Nicoliello

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