Scuola

I musei riaprono alle scuole con nuove idee

Proposte consolidate, rinnovate e inedite nell’offerta didattica elaborata anche quest’anno da Brescia Musei
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L’offerta didattica per le scuole è una tradizione consolidata della Fondazione Brescia Musei. Che anche per l’anno scolastico appena cominciato ha messo a punto, con i curatori dei Musei d’Arte e Storia, la programmazione per gli alunni di materne, elementari, medie e superiori.

Programmazione raccolta sotto il titolo di «Museo e Scuola» che anche in vista di Expo 2015 racchiude alcune novità accanto alle conferme di laboratori, percorsi tematici e visite teatralizzate (percorsi, in cui figurano comunque alcune nuove voci, che potranno coinvolgere anche il Teatro romano, ora che la prima fase di lavori per riaprirlo alla città è sostanzialmente conclusa).

I luoghi delle attività formative saranno in primis non soltanto il Museo di Santa Giulia, ma anche l’area archeologica del Capitolium, i Musei delle Armi «Luigi Marzoli» e del Risorgimento e le realtà che in rete con la Fondazione promuovono progetti per le scuole.

I nuovi capitoli, o già esistenti ma ulteriormente implementati, che si aggiungono all’offerta consolidata, sono stati illustrati nei giorni scorsi da Luigi Di Corato e Angela Bersotti, rispettivamente direttore e responsabile dei servizi educativi di Brescia Musei, con il vicesindaco Laura Castelletti, l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Roberta Morelli. E si muovono lungo alcune direttrici principali. La prima riguarda i percorsi sul tema «Arte e cibo» collegati all’Esposizione universale. Oltre a offrire l’opportunità di visitare la mostra archeologica dal titolo «Dai Galli ai Romani», che tra maggio e novembre 2015 coinvolgerà museo di Santa Giulia e area del Capitolium, propone una serie di attività che affrontano l’alimentazione in tempi antichi, attraverso il confronto tra le opere e i manufatti conservati nella struttura museale e le espressioni artistiche contemporanee. Tra queste ci sono alcune new entry rispetto agli anni passati come per esempio «Pronti in tavola».

Un secondo filone, sempre nuovo, è legato alla mostra in tre episodi «Rinascimento» (dopo «Giorgione e Savoldo. Note di un ritratto amoroso», aperta fino al 9 novembre, toccherà a «Fra Bartolomeo. Sacra famiglia a modello», dal 20 novembre al 18 gennaio, e «Raffaello. Opera prima», dal 29 gennaio al 6 aprile): dopo la visita, gli studenti saranno accompagnati alla scoperta di opere coeve alle collezioni museali con percorsi specifici.

Ci sono poi le proposte didattiche collegate alla mostra intitolata «Svelare l’arte».

Anche tra percorsi laboratoriali e tematici e visite teatralizzate per far conoscere ai ragazzi monastero di Santa Giulia e area archeologica del Capitolium, che fanno parte del sito Patrimonio Unesco «I Longobardi in Italia. I luoghi del potere», ci sono novità come il laboratorio «Trame longobarde».

Si arricchisce inoltre la proposta di laboratori e percorsi tematici che si svolgono in una lingua straniera, principalmente per quanto riguarda la scoperta del Museo di Santa Giulia, A quelli in inglese, infatti, si affiancano i percorsi in francese e tedesco.

Infine, ma non per importanza, vanno almeno citati i progetti in rete con altre realtà, di città e provincia, tra le quali per esempio il Museo Diocesano di via Gasparo da Salò, AmbienteParco al Parco dell’acqua «Asm Gianni Panella» e il Cinema Nuovo Eden di via Nino Bixio, quest’ultimo in particolare per quanto riguarda il percorso cinematografico «Cinema e Scuola», che è stato illustrato da Anna Valenti.

Paola Gregorio

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