Scienza

Una password apre le biblioteche bresciane

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Sembrerebbero, «Opac» e «Mlol», frivoli accessi di birignao e invece, nel loro apparente ermetismo, le due sigle racchiudono concetti tutt'altro che leggeri. Ma che rendono opportuna - prima di discettare di cultura digitale - un'accurata distinzione. Opac sta per «Online Public Access Catalogue», e altro non è che l'informatizzazione del tradizionale catalogo cartaceo delle biblioteche fisiche.
Mlol significa invece «Media Library Online», e rappresenta in qualche modo il passo successivo - quantunque parallelo - agli Opac, nonché una forma di biblioteca digitale: Mlol è la piattaforma di prestito digitale per le biblioteche italiane, cui peraltro hanno recentemente aderito i Sistemi Interbibliotecari bresciani.
Si tratta di un network, ovvero di una rete, che abilita le biblioteche alla gestione di contenuti digitali: ebook, versioni online di quotidiani e periodici, file video e musicali. E persino manoscritti e testi antichi in formato immagine. E qui, sui volumi antichi, si apre una (coerente) parentesi: i manoscritti vergati minuziosamente dai monaci amanuensi, ma pure molti esemplari di incunaboli, o cinquecentine, sono oggetti preziosi, a loro tempo appannaggio di nobili e intellettuali - che potevano pure commissionarne la realizzazione per farne poi dono a personaggi di loro stima -, oggi di biblioteche o collezionisti.
La stampa, da Gutenberg in avanti, com'è noto ha consentito la diffusione della cultura, aprendone via via le porte a persone di qualsiasi estrazione. La rete internet prima e la digitalizzazione della cultura poi hanno vieppiù intensificato il processo. Insinuando tuttavia un però: la necessità - incoercibile - di un supporto per poter accedere ai contenuti digitali, che sia un pc, uno smartphone, un tablet. E può essere pertanto il supporto - e non già il supportato, com'era invece in precedenza - a risultare inavvicinabile in termini di costo. Il sistema Mlol unito ai dispositivi sempre più frequentemente messi a disposizione da biblioteche o spazi pubblici (centri giovanili, scuole, università...) va a comporre, in tutto o in parte, questo squilibrio.
Entrando nel vivo della piattaforma, «MediaLibraryOnLine» permette di prendere a prestito un download. Già: per 14 giorni si può utilizzare liberamente e gratuitamente quanto scaricato, previa richiesta delle credenziali (utente e password) alla biblioteca di riferimento. Al termine del periodo di fruibilità, a guisa della carrozza di Cenerentola, il file risulta semplicemente illeggibile. Nel 2011 la collezione Mlol - grazie ad accordi precisi con gli editori - ha superato i 200mila «item» (contenuti, letteralmente): oltre 50mila ebook e 115mila album musicali.

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