Scienza

Tumori cutanei in crescita

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Ridurre i fattori di rischio ed eliminare le lesioni nella loro fase iniziale. Due passaggi ineludibili in un percorso di prevenzione e di cura dei tumori della pelle per i quali, oggi, esistono terapie innovative in grado di inibire la loro evoluzione. Prevenire le lesioni e i tumori della pelle è più facile e meno costoso rispetto ad altre patologie. E rappresenta un notevole risparmio per il Servizio sanitario. Al proposito, abbiamo intervistato Giorgio Colombo, docente di Organizzazione aziendale, Dipartimento Scienza del Farmaco dell’Università degli Studi di Pavia.

Qual è l’impatto sul Sistema sanitario nazionale di patologie di grande incidenza come i tumori della pelle?

Nei prossimi anni assisteremo a un incremento costante della popolazione anziana, tanto che nel 2030 il 30% degli italiani sarà costituito da over 65. Ma le risorse a disposizione diminuiscono e il carico dell’assistenza sanitaria e sociale in campo oncologico diventerà più pesante. Nel 2013 erano infatti 2.800.000 i pazienti con storia di cancro, nel 2020 saranno circa 4.500.000. E se i casi di cancro aumentano, d’altra parte si assiste a una sempre maggiore efficacia delle cure che migliorano oggi la sopravvivenza, ma rappresentano un costo enorme per i sistemi sanitari. Le patologie di grande incidenza determinano conseguenze negative non solo sul paziente, ma anche sulla famiglia e sulla società nel suo complesso.

Vi sono tre tipi di costi che si devono tenere presenti: i costi diretti (le risorse erogate per la prevenzione e per il trattamento della malattia stessa e delle patologie correlate), i costi indiretti (imputabili alle perdite di produzione per assenze dal lavoro da parte dei soggetti colpiti) e i costi intangibili (gli effetti psicosociali, quali sofferenza e disagio causati dalla malattia). La morte prematura e la disabilità rappresentano, inoltre, un costo economico per le famiglie e la società.

Infatti, i lavoratori e la società devono farsi carico delle assenze, del calo della produttività e del turnover occupazionale. Le famiglie e la società devono sopportare i costi della salute, la riduzione del reddito, l'uscita anticipata dal mercato del lavoro e la crescente dipendenza dal sistema di sicurezza sociale. In un quadro di risorse sempre più limitate, risulta fondamentale avere chiara la portata della malattia in modo da identificare la dinamica dell’andamento dei costi alla luce dell’attuale evoluzione del quadro epidemiologico.

Questo risulta essere molto importante in un contesto, quale quello sanitario, in cui le risorse sono scarse ed è fondamentale che il loro utilizzo sia razionale ed efficace: ciò consente di operare delle scelte razionali e implementare politiche sanitarie orientate a garantire una maggior qualità dell’assistenza.

Come possono le nuove terapie per la cura delle patologie tumorali e pretumorali della pelle contribuire ad una maggiore razionalizzazione delle risorse?

Alcuni dei nuovi farmaci disponibili per la cura delle patologie tumorali e pretumorali della pelle presentano diversi vantaggi tra cui la breve durata della terapia, l’efficacia anche a lungo termine, sia sulle lesioni che sul «campo di cancerizzazione»; tale efficacia si associa all’altissima aderenza e alla facile gestione delle reazioni locali. Risultano anche molto bassi gli effetti collaterali, mentre l’adesione del paziente alla terapia sembra davvero notevole. Si tratta di un importante passo avanti nella direzione dell’approccio «paziente-centrico».

In particolare, un nuovo farmaco, che richiede un'applicazione di breve durata e totalmente domiciliare, è rimborsato dal Servizio sanitario.

Il concetto chiave per garantire efficacia delle cure e sostenibilità economica sembra essere oggi quello della appropriatezza terapeutica: che cosa significa questo in parti-colare nel trattamento dei tumori della pelle?

Con appropriatezza si intende la misura dell’adeguatezza delle azioni intraprese per trattare uno specifico stato patologico, secondo criteri di efficacia ed efficienza che coniugano l’aspetto sanitario a quello economico.

È ormai diffusa la cognizione che l'appropriatezza delle cure può essere misurata e costituire quindi la base per compiere le scelte migliori sia per il singolo paziente sia per la collettività.

 

 

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