Scienza

Le risorse «green» per una casa attiva e low cost

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Nel concetto di «Casa attiva» sono racchiusi tutti quegli obiettivi da raggiungere per poter realizzare, in modo compiuto, l’autosufficienza energetica. E la ricerca si sta muovendo in questa direzione per sviluppare soluzioni che si adattino alle esigenze di tutti, sfruttando le energie rinnovabili.

Se la casa passiva richiede un apporto minimo di energia, grazie alla struttura, all’isolamento e alla posizione, quella attiva la produce.

È il caso della Aktivhaus, la prima casa attiva al mondo. Grazie a un sofisticato sistema di «auto-controllo», l’edificio riesce a generare il doppio dell’energia di cui ha bisogno, tanto da poter ricaricare due auto elettriche, due biciclette e una casa confinante.

Per realizzare un progetto simile è necessario realizzare una struttura che utilizzi solamente energia verde sfruttando radiazioni solari, forza del vento e dell’acqua e le risorse della terra, sotto forma di geotermia.

Le applicazioni in questo campo combinano sia estetica che funzionalità, due concetti che trovano sintesi in nuove proposte architettoniche: si va dai pannelli colorati ad alta prestazione, alle pale eoliche come arredo da giardino, fino alle finestre e alle speciali vernici che isolano e assorbono la luce rilasciando energia.

Anche tra i materiali utilizzati si punta al «green», impiegando componenti organiche, che si possano facilmente riciclare, per arrivare poi a sfruttare anche la mina di una matita per produrre elettricità.

La grafite infatti contiene grafene, un materiale in grado di condurre energia in modo più efficiente del silicio, tuttora utilizzato nei panneli fotovoltaici. Ma oltre a produrre energia, bisogna anche saperla conservare. Per questo sono state create i vernici che fungano da cappotti isolanti.

Laura Mesa

Laura Rinaldi

Sostenibilità

Dalle pale eoliche firmate Philippe Starck (a sin.), ai nuovi modelli di fotovoltaico, per arrivare alla Aktivhaus, la prima vera «casa attiva» che usa solo fonti rinnovabili

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