Scienza

Euclid alla ricerca della «materia oscura»

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C'è la ricerca italiana in prima fila nel nuovo progetto dell'agenzia spaziale europea in campo satellitare.

Nel 2020, secondo quanto annunciato dal quotidiano triestino «il piccolo», l'Esa lancerà nello spazio Euclid, un satellite destinato a orbitare a un milione e mezzo di chilometri dalla terra per osservare il cielo al di fuori della galassia, accumulando informazioni sull'universo.

Euclid, con il suo telescopio di oltre un metro di diametro, osserverà come cambia nel tempo la struttura dell'universo sotto gli effetti della cosiddetta «energia oscura», eseguendo una mappatura tridimensionale delle galassie grazie all'ausilio di strumentazioni particolarmente sofisticate - uno spettrografo e una fotocamera - entrambi ad alta precisione.

Nella missione, appena approvata ufficialmente dall'Esa (l'Agenzia spaziale europea) e dall'investimento complessivo di oltre un miliardo di euro, un contributo importante arriverà da un team di 200 ricercatori italiani, capitanati dall'Istituto nazionale di astrofisica, tra i quali un ruolo fondamentale è stato quello degli scienziati dell'osservatorio astronomico di Trieste, insieme con quelli del Sissa, la scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, e dell'Università della città giuliana. Dopo anni di intenso lavoro e selezioni competitive.
Saranno circa un migliaio in totale gli scienziati impegnati su questa missione, duecento solo nel nostro paese, che insieme alla francia guida la fila dei partner più importanti, e dove non manca un piccolo ma significativo contributo della Nasa. Per completare il suo lavoro Euclid avrà bisogno di circa sei anni, ma la speranza è che il suo compito non si esaurisca a quel punto, ma al contrario continui a trasmettere informazioni fondamentali per il futuro della cosmologia moderna.
Al fianco dell'istituto nazionale di astrofisica e dell'osservatorio triestino si muoveranno numerose università, tra cui quella triestina, che avrà una funzione di coordinamento dei dati scientifici, oltre ai tecnici della Sissa, che si occuperanno del confronto delle mappature.

All'inizio saranno una quindicina i ricercatori dell'osservatorio astronomico impegnati in questo progetto: un numero destinato comunque a salire, considerata la natura a lungo termine della missione. Questo significa un impulso non da poco al motore della ricerca scientifica e in particolare alle giovani generazioni di cosmologi.
Lo spazio è sempre al centro dell'attenzione sia per la ricerca sia per il business. È di questi giorni la notizia che Eutelsat Communications, operatore satellitare tra i tre principali gruppi mondiali del settore in termini di fatturato grazie alla capacità commercializzata su 28 satelliti che forniscono copertura in europa, Medio Oriente, Africa, India e in molte parti dell'Asia e delle americhe, nei giorni scorsi ha annunciato di aver concluso le trattative con «Ge Capital» in merito all'acquisto del satellite ge-23, ai contratti commerciali e ai diritti orbitali a esso associati, per un importo pari a 228 milioni di dollari. La chiusura della transazione avverrà probabilmente nel secondo semestre 2012, soggetta all'approvazione delle regolamentazioni.
Ge-23 verrà integrato nella flotta di Eutelsat Communications con un'agevole transizione per i clienti esistenti e sarà chiamato Eutelsat 172a.

L'acquisto di Ge-23 rientra nella strategia di espansione di Eutelsat che punta a rafforzare la propria presenza nelle regioni con il più forte potenziale di crescita. Il satellite coprirà i mercati dell'Asia e del Pacifico dove c'è una forte domanda di capacità satellitare. Ge-23 andrà a completare le iniziative di crescita organica di
Eutelsat, in particolare l'entrata in servizio del satellite Eutelsat 70b, dotato di un fascio puntato sull'Aasia, il cui lancio è previsto per il quarto semestre 2012.

La necessità di comunicare in modo sicuro e professionale, di avere dati in tempo reale sul posizionamento di merci e persone si sta rivelando un business determinante per le aziende che operano nel settore dell'offerta di servizi attraverso vettori spaziali. Quello che sino a pochi anni fa era un'utopia, adesso è diventato un fattore concreto e reale foriero di costanti e continui sviluppi.

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