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Volto inedito dei possenti crossover bavaresi

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Première mondiale al recente Eicma 2014 per la Bmw S 1000 XR, che amplia così il concetto di crossover - o Suv a due ruote - già ampiamente collaudato con la R 1200 GS, vera stella (per numero di vendita e qualità tecniche globali) nel listino della casa bavarese.

Nella nuova S 1000 XR la vera novità sta nel propulsore che questa volta è il quattro cilindri in linea derivato in gran parte dal motore di un litro, con eguale schema, che in casa Bmw Motorrad ha dato tante soddisfazioni sia nelle ipersportive della casa (omologate per la strada) sia nelle gare della Superbike di questi anni.

È, quella del motore a quattro cilindri in linea, adottato oggi anche nelle grosse moto tuttofare, una scelta molto felice, che segue quanto già fatto dalla Kawasaki con la sua Versys 1000: si riconferma, in buona sostanza, che il collaudato e classico schema dei quattro pistoni frontemarcia (si ricordino nel tempo le prime Honda Four e Kawasaki Z1) è capace di erogare potenza a volontà ma, soprattutto, tanta dolcezza e schiena ai bassi e medi regimi.

Bmw Motorrad si mette dunque in concorrenza con se stessa, proponendo questa S 1000 XR come più che valida alternativa alla sempiterna GS 1200 dotata del due cilindri boxer: in realtà la bicilindrica ha forse qualche marcata inclinazione fuoristradistica in più (malgrado la massa e le dimensioni elevate) mentre questo nuovo elegante SUV a due ruote, dotato del quattro cilindri raffreddato a liquido, sembra essere ancor più dedicato al mototurismo di grande comfort, sicurezza e pregio. Bmw, come ormai avviene in quasi tutti i suoi ultimi modelli, ha profuso controlli elettronici in ogni settore: il nuovo Abs controlla anche l'angolo delle inclinazioni in curva, c'è il controllo di trazione e - naturalmente - le sospensioni a controllo elettronico; la possibilità di variare le mappature della stessa elettronica (Road e Rain di serie, altre due come optional) che varia l'erogazione della potenza del motore e dei vari ausili di innesco, collegati a controllo di trazione e risposta delle sospensioni.

Il motore è il quattro cilindri in linea che Bmw Motorrad ha dapprima adottato sulle sue ipersportive (spesso vincitrici anche in pista) per declinarlo poi nelle versioni stradali, dotate di carenature sportive o di grintose soluzioni naked secondo gli ultimi dettami. Nel caso della S 1000 XR, e cioè per questa felice declinazione granturistica, la Casa bavarese ha operato un sensibile (ma secondo noi la potenza è ancora troppo elevata) taglio nella potenza massima che è scesa sino ai 160 cavalli (dichiarati) dai quasi 200 delle versioni più sportive: si tratta comunque di potenze elevatissime che nel caso della XR si coniugano efficacemente con una massa complessiva abbastanza contenuta (meno di 230 chilogrammi in ordine di marcia) per una maneggevolezza e facilità di guida davvero elevata.

Sospensioni e freni sono al top di gamma: è a steli rovesciati la forcella (dotata anche di ammortizzatore di sterzo) e ampiamente regolabile è il mono posteriore con l'ausilio dell'elettronica che attraverso vari sensori (fondo stradale, velocità, carico, ecc.) regola al meglio queste sospensioni, intervenendo sia sulla risposta sia sul comfort di marcia; per i freni la collaborazione con la Brembo è già di per sé garanzia di ottima riuscita e nel caso di questa grossa Crossover anche l'Abs è stato modificato con ulteriori parametri che tengono conto dell'inclinazione e della velocità in curva, facilitando così la guida nei momenti più critici.

Le sovrastrutture della nuova 1000 di Bmw Motorrad sono imponenti, anche se non eccessive, e il tutto è votato a un elevato comfort di marcia: con gli accessori (la lista degli originali Bmw è pressoché infinita) si riesce a equipaggiare questa S 1000 XR per partire con tanta voglia di non fermarsi mai.

Il prezzo? Meno di 16.500 euro (accessori esclusi): una quotazione che mette questa Bmw 1000 in diretta concorrenza con la Ducati Multistrada 1200, altra regina del settore, rivista e corretta (molto bene) proprio al recente Eicma di Milano.

Luca Scarpat

PREGI

Decisamente bella.

Ottime finiture.

Elettronica per la sicurezza (nuovo ABS, sospensioni, controllo trazione).

Perfetta se avesse 40 cavalli di potenza in meno e 10 kg di massa in meno.

DIFETTI

Inutilmente potente: tutti i quattro in linea dà il meglio ai bassi e medi regimi.

Accessori costosi

LISTINO

Da 16.500 euro (primo tagliando compreso)

ACCESSORI

Lista lunga: borse laterali, mappature elettroniche (due in più), bauletti e tantissimo altro

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