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Multistrada 2015: tutto fuorchè un semplice restyling

La Casa bolognese è intervenuta con decisione sul motore, che ora è a norma Euro 4
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Se qualcuno pensasse a un semplice restyling per la Ducati Multistrada 1200 model year 2015, si sbaglierebbe di grosso: all’Eicma la casa bolognese ha proposto la Multistrada in versione rivista e corretta e, al di là della enumerazione ufficiale di sigle e acronimi che coordinano elettronicamente i vari reparti di questa motocicletta, le modifiche sono tante e importanti.

La Multistrada 1200 nasce nel 2010 e per Ducati è subito un grosso successo: nulla a che vedere col vecchio modello, di uguale nome, che nelle cilindrate di 620, 1000 e 1100 cc aveva tentato di contrastare il nascente settore dei tuttofare di grossa cubatura; la Multistrada 1200 dell'era moderna monta dalla prima uscita un modernissimo motore - sempre a due cilindri a 'L' - di 1200 cc, dotato del raffreddamento a liquido e denominato Testastretta per il ridotto angolo tra le valvole.

La contrapposizione della Multistrada con le altre moto di successo (Bmw R 1200 GS, Aprilia Caponord, Guzzi Stelvio, ecc.) la pone subito in ottima posizione e questa Ducati offre, forse più della concorrenza, una ciclistica di prim'ordine e un motore molto potente e controllato elettronicamente con quattro diverse mappature che regolano l'erogazione della potenza oltre a sovrintendere all'intervento di ausili quali l'Abs e il controllo di trazione.

La dote di accessori per il mototurismo (bauletti, borse laterali, cupolini, Gps, ecc.) apre poi il mondo della Ducati Multistrada non più solo agli appassionati delle ipersportive, ma anche a chi vede nelle moto bolognesi mezzi tuttofare come la Multistrada, ottime moto customeggianti (la Diavel) e sempiterne Monster di varia cubatura.

Un primo aggiornamento della Multistrada 1200 Ducati lo dichiara un paio di anni fa ma adesso (forse ora è maggiore la presenza di Audi, proprietaria del marchio) questa nuova versione 2015 pone il modello al primo posto, e a pieno diritto, nella competizione col boxer 1200 di Bmw Motorrad. DVT (Desmodromic Variable Timing) è l'acronimo che nella Multistrada 2015 rappresenta la novità più importante: la testata a quattro valvole, con doppio albero a cammes in testa, con questa importante modifica rende molto diversa la potenza a disposizione e non solo ai regimi più alti, ma anche nelle fasi di passaggio, con pochi giri nella manopola del gas. In sostanza Ducati ha attuato un meccanismo di controllo elettronico che è in grado di coordinare - in modo separato ma coerente tra le due cammes - apertura e chiusura delle valvole: il risultato di questa importate modifica alla termica del bicilindrico, 'rende' 10 cavalli di più in potenza (siamo a quota 160: troppi!) ma soprattutto addolcisce ulteriormente il Testastretta ai bassi e medi regimi dove, spesso, il due cilindri con schema a 'L' era recalcitrante. Un bel passo in avanti, visto soprattutto in ottica turistica, che Ducati ha dunque fatto sul suo storico propulsore a due cilindri ottimizzato anche nei consumi e oggi Euro 4 (norma obbligatoria a gennaio 2016).

Il motore non è comunque tutto nella Multistrada 1200 my 2015: sono stati allungati i chilometraggi tra le revisioni (15.000 il tagliando, 30.000 la registrazione delle valvole) e fa capolino anche qui l'evoluzione dell'Abs che tiene conto della situazione in curva (velocità e inclinazione).

Nel capitolo dell'ergonomia generale da citare la posizione in sella regolabile su otto diverse posizioni, il cupolino modificabile in altezza e le nuove pedane meglio isolate dalle vibrazioni; particolare attenzione della Ducati in tema di sicurezza: nella versione denominata D-Air di questa nuova Multistrada per la prima volta si è in presenza del connubio tra una casa motociclistica e Dainese, uno tra i più importanti produttori di abbigliamento per il motociclista: un sensore sulla motocicletta può essere collegato (wireless) con una giacca Dainese dotata di air bag, comandandone l'apertura in caso di caduta.

Luca Scarpat

PREGI

Estetica sempre molto gradevole.

Motore ben controllato elettronicamente.

Tagliandi con chilometraggi dilatati

DIFETTI

Il prezzo di listino sale (di molto) con gli accessori

LISTINO

Da 17.000 euro

ACCESSORI

Antifurto.

Baule posteriore.

Scarichi.

Manopole riscaldabili

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