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La crisi aguzza l’auto: il car sharing si fa aziendale

Alphabet (Gruppo Bmw) propone un sistema flessibile di uso delle vetture, a disposizione dei dipendenti anche nel week end
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La mobilità diventa sempre più urbana (entro il 2030 oltre il 60% della popolazione mondiale vivrà in città). Questo spiega il travolgente successo del servizio di car sharing (il noleggio di una vettura per poco tempo da ritirare e restituire in vari punti della metropoli) anche nelle città italiane (come Milano e Roma, dove si sono già suprati il milione di noleggi in poco più di un anno).

Ma la crisi economica ha spinto a studiare sistemi di mobilità sempre più flessibili e vantaggiosi anche e soprattutto per le aziende, che hanno necessità sempre più stringenti di contenimento dei costi.

Arriva così da Alphabet (società del Bmw Group) «Alphacity», un innovativo sistema di «Corporate car sharing», basato sui concetti del tradizionale noleggio a lungo termine, ma con l’aggiunta di un sistema di gestione ed applicazione totalmente computerizzato, che consente un uso del veicolo estremamente facile ed efficiente, che, per di più, può essere messo a disposizione del dipendente (dietro il corrispettivo di una somma da concordare a livello aziendale) anche nei fine settimana.

Il sistema utilizza vetture Bmw e Mini, i cui sistemi di connettività ben si prestano alla bisogna e funziona anche per le aziende medio-piccole, pur con una vetture sola.

In pratica, la piattaforma Alphabet gestisce la flotta: ad essa, con procedura semplicissima, devono registrarsi i collaboratori dell’azienda cliente. Una volta registrati ricevono una Membership Card Alphacity, che è la chiave di accesso alla vettura, ed un Pin. La prenotazione (data, ora, periodo) si fa tramite la piattaforma online (anche da smartphone): se la vettura è libera si riceve una segnalazione via e-mail. Sul parabrezza della vettura c’è un sensore elettronico con tre «spie»: se si accende quella gialla vuol dire che la prenotazione è in corso; quando si accende quella verde si accede alla vettura semplicemente appoggiando la card sul sensore. Bisogna inserire il proprio pin sul display della vettura, quindi si preme il pulsante dello start e la vettura si accende senza alcuna chiave (keyless).

Il veicolo può essere rifornito utilizzando la fuel card che c’è a bordo. Alla fine il veicolo va riportato nell’area Alphacity dedicata (che può essere anche il parcheggio dell’azienda, geo localizzato dal sistema); si seleziona sul display «concludi la prenotazione» e si richiude la vettura con la smart card. A questo punto il veicolo è pronto per un altro uso di un altro dipendente.

Un semplice questionario on line da compilare in pochi secondi al momento di prendere in uso la vettura consente al sistema Aplhacity di saper se la vettura necessita anche solo di un lavaggio (la parte tecnico manutentiva è invece programma e comunque tele rilevata).

L’innovazione principale è che il veicolo può essere messo a disposizione dei dipendenti (dietro corrispettivo, come detto) anche nel tempo libero. In Francia il servizio è attivo dal 2010 (e, con l’Italia, lo è in nove Paesi): sono novemila le card già distribuite, 4 i milioni km percorsi, 24% i viaggi nel tempo libero, con però ben il 54% dei km percorsi.

Un’azienda con 5 vetture Alphacity nel gennaio 2014 ha risparmiato 18 chiamate di taxi, 25 giorni di noleggio breve e 42 viaggi di auto private dei dipendenti con rimborso spese e ha avuto le vetture tutte prenotate dai dipendenti per tutti i fine settimana. Il risparmio medio, secondo Alphabet, si aggira sul 40%, che può essere aumentato di un altro 30% grazie all’uso privato pagato dai dipendenti. L’azienda non ha più bisogno del fleet manager, non c’è passaggio di chiavi e prenotazione ed assistenza sono totalmente computerizzate e centralizzate.

SMART CARD

Il dipendente la riceve assieme al Pin registrandosi sulla piattaforma Aplhacity. Appoggiandola al sensore sul parabrezza si può accedere al veicolo nell’orario prestabilito.

RISPARMI

L’esperienza in atto in Francia da 2010 ha dimostrato che le aziende risparmiano oltre il 40%, evitando l’uso di taxi, i noleggi brevi di altre vetture ed i rimborsi dei viaggi delle auto private dei dipendenti

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