Farmaci in polvere o spray contro la «fame d’aria»

AA

L’asma è una malattia infiammatoria cronica caratterizzata da ostruzione generalmente reversibile delle vie aeree bronchiali spesso in seguito a sensibilizzazione da parte di allergeni.

Nei soggetti predisposti, essa provoca episodi ricorrenti di respiro sibilante, difficoltà respiratoria, senso di costrizione toracica e tosse, solitamente secca e stizzosa. Tali episodi si presentano generalmente «a crisi», lasciando periodi di relativo benessere fra una crisi e l’altra.

I sintomi elencati sono di solito associati con diffusa ma variabile broncocostrizione reversibile dopo terapia con broncodilatatori o spontaneamente. L'infiammazione provoca anche un aumento della risposta delle vie aeree a numerosi stimoli più o meno specifici.

I sintomi, infine, non sono sufficienti da soli per diagnosticare l’asma, perché potrebbero essere indotti da altre patologie quali bronchiti, enfisema o scompenso cardiaco. Ecco perché è importante affiancare all’anamnesi e all’esame obiettivo del paziente una serie di esami diagnostici dirimenti come la spirometria con test di broncoprovocazione, il dosaggio dell’ossido nitrico esalato (FeNO) e le prove allergiche cutanee e sierologiche.

L’asma può insorgere a qualsiasi età ed è una delle prime cinque malattie croniche al mondo. Si stima che vi siano circa 300 milioni di persone affette da asma nel mondo, e circa 250mila persone muoiono ogni anno a causa della malattia.

Le cifre variano da un Paese all’altro con una prevalenza tra l’1% e il 18%. L’asma è più comune nei paesi sviluppati.

Si notano tassi più bassi in Asia, Europa orientale e Africa. Nei Paesi sviluppati è più comune in coloro che sono economicamente svantaggiati, mentre al contrario in quelli in via di sviluppo è più comune nella fascia di popolazione più abbiente. La ragione di queste differenze non è ben nota. I paesi a reddito medio-basso contribuiscono peraltro a oltre l’80% della mortalità.

Nelle nuove cure per l’asma, si ottengono ottimi risultati facendo assumere al paziente con regolarità dei farmaci in via aerosolica spray o in forma di polvere inalatoria in modo da ridurre e controllare l'infiammazione cronica bronchiale, e contrastare il broncospasmo, dilatando i bronchi. In ogni caso è il medico a decidere caso per caso quali farmaci prediligere, mentre l’asmatico deve possedere un buon livello di conoscenza della propria malattia e mantenere un elevato grado di «aderenza» alla terapia stessa, cosa non sempre facile data la caratteristica di cronicità della malattia stessa.

Da pochi mesi Carlo Lombardi, responsabile dell’Unità dipartimentale di Allergologia-Immunologia Clinica & Pneumologia di Fondazione Poliambulanza, è stato nominato presidente del Capitolo italiano di Interasma (Società scientifica mondiale dedicata all’asma).

Interasma è nata nel 1954 ed è un’organizzazione internazionale dedicata alla diffusione di informazioni scientifiche riguardanti tutti gli aspetti dell’asma.

L’intento è di cercare di colmare il divario tra il mondo accademico-scientifico e il mondo della pratica clinica e intercettare le reali esigenze dei pazienti asmatici.

Nell’arco di oltre 50 anni, Interasma è divenuta un forum di discussione interdisciplinare in cui pneumologi, allergologi, pediatri e medici di medicina generale hanno l’opportunità di discutere e scambiare informazioni nell’ambito della ricerca sull’asma, la pratica clinica quotidiana e la gestione diagnostico-terapeutica di questa complessa malattia.

A questo proposito, l’Associazione supporta una vasta gamma di sforzi cooperativi. Interasma intraprende anche iniziative per l’organizzazione di formazione post-laurea per pediatri e medici di famiglia. Altra finalità rilevante è perseguire la diffusione delle Linee Guida internazionali sull’asma.

I membri della Società lavorano attivamente, insieme con le società nazionali di pneumologia, allergologia, pediatria e Medicina generale, per adattare localmente le linee guida internazionali e implementare la loro attuazione tra i fornitori di servizi sanitari pubblici e privati.

Al 1° congresso dell’Italian Chapter of Interasma, che si è svolto a Brescia, sono state discusse le nuove frontiere terapeutiche per l’asma grave come gli agenti biologici (anti-IgE, come omalizumab, e anti-interleuchina 5, come mepolizumab) e il nuovo approccio broncoscopico mediante la metodica cosiddetta di «termoplastica bronchiale» costituita da un sistema a radiofrequenza che eroga energia termica direttamente sui bronchi.

Al Congresso hanno partecipato specialisti nazionali ed internazionali, oltre a rappresentanti di organizzazioni di pazienti. Notizie aggiornate dell’attività dell’Associazione si possono leggere anche sul sito internet www.interasmaitaly.it.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia