Cucina

Alta cucina d’autore per 12 menù stellati gluten-free

In un libro di ricette, nato a Brescia per iniziativa di Monica Ranzi, la risposta al problema alimentare di intolleranza al glutine
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Il titolo dice già tutto. «Gluten free d’autore» è infatti il libro fresco di stampa (anteprima al salone, che si apre domani a Rimini, e in libreria dal 26 novembre per Feltrinelli-Gribaudo a 26 u ) che realizza un’idea di Monica Ranzi di Mistral, agenzia bresciana specializzata in eccellenze agroalimentari.

Un’idea davvero originale: quella di dimostrare come si possano realizzare preparazioni d’alta cucina, piatti innovativi degni del più raffinato gourmet anche utilizzando solamente ingredienti 100% senza glutine.

Lo ha fatto chiedendo la collaborazione di 12 chef stellati italiani che hanno realizzato ciascuno un menù completo di 4 portate espressione autentica della loro cucina, dall’antipasto al dolce.

Si va dalla Corona di sarago con panzanella e mozzarella alle Frittelle di mela renetta, dagli Spaghetti con una zuppa di pomodoro e caviale a quelli con tartara di gamberi rossi e limone verde, dalla Lasagna di riso gratinata agli asparagi, grana e uovo in camicia al Macco di fave.

Alla proposta hanno aderito anche due chef bresciani: Philippe Léveillé del «Miramonti l’altro» di Concesio e Stefano Baiocco di «Villa Feltrinelli» di Gargnano; con loro Davide Oldani del «D’O» di Cornaredo, Rosanna Marziale de «Le Colonne» di Caserta, Franco Aliberti dell’«Evviva» di Riccione, Annie Féolde dell’«Enoteca Pinchiorri» di Firenze, Cristian Bertol dell’«Orsogrigio» di Ronzone, Tano Simonato di «Tano passami l’olio» di Milano, Pino Cuttaia della «Madia» di Licata, Daniele Zennaro del «Vecio Fritolin» di Venezia, Enrico Bartolini del «Devero» di Cavenago e Filippo La Mantia che sarà presto a Milano in un nuovo ristorante.

Piatti «griffati», salutari e buoni che non sono destinati solo a quanti soffrono di celiachia, ovvero l’intolleranza al glutine (almeno 600mila in Italia) e neppure a quanti lamentano una «gluten sensitivity» (e qui parliamo di milioni di persone, il 6% della popolazione), ma pure a coloro che - e sono sempre di più - per le ragioni più diverse scelgono di mangiare sano e gluten free, senza rinunciare al piacere intenso della tavola. 

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