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Volontariato per chi beneficia di sostegno al reddito

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Diventerà attiva a giorni la misura sperimentale prevista dal Decreto Legge 90 del 2014, destinata a coinvolgere in attività di volontariato con fini di utilità sociale quanti beneficiano di strumenti di sostegno al reddito, nell’ambito di progetti realizzati da organizzazioni del Terzo settore, da Comuni, o da enti locali.

Per promuovere la diffusione e l’attuazione di queste iniziative, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, il Presidente dell’Anci Piero Fassino, e il Portavoce del Forum del Terzo settore Pietro Barbieri, hanno firmato uno specifico protocollo d’intesa.

Il decreto prevede che i soggetti beneficiari di misure di sostegno al reddito possano essere invitati a rendersi disponibili di loro spontanea iniziativa, per essere coinvolti in attività di volontariato a fini di utilità sociale in favore della propria comunità.

Per avviare concretamente questa iniziativa ed assicurare la verifica dei risultati, è importante che i Comuni e le organizzazioni forniscano ai cittadini ogni informazione sulle finalità e sulle caratteristiche della nuova misura.

Una volta acquisita la disponibilità del soggetto e verificato il possesso dei requisiti, l’organizzazione di terzo settore potrà richiedere all’Inail l’attivazione della copertura assicurativa. Gli oneri della copertura assicurativa, attivata dall’Inail, saranno sostenuti da un apposito Fondo di durata biennale, istituito presso il Ministero del lavoro. L’organizzazione potrà contattare l’istituto ai recapiti «dcrischi@inail.it» (Direzione centrale rischi) oppure ai numeri di telefono 06/54872625 o 06/54873617.

Potrà accedere alla misura sperimentale chi beneficia di una delle seguenti prestazioni di sostegno al reddito: cassa integrazione ordinaria e straordinaria, anche in deroga alla vigente normativa; integrazione salariale e contributo a seguito di stipula di contratti di solidarietà; indennità di mobilità, anche in deroga alla vigente normativa, Aspi e mini-Aspi; prestazioni legate alla cessazione del rapporto di lavoro o alla sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, anche a carico dei Fondi di solidarietà; altre prestazioni di natura assistenziale finalizzate a rimuovere e superare condizioni di bisogno e di difficoltà della persona, erogate a livello nazionale e locale.

I principali settori di intervento sono l’accoglienza e inserimento sociale di soggetti svantaggiati e vulnerabili; l’accompagnamento e l’assistenza sociale; l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria; la cultura, il turismo e la ricreazione; l’educazione e l’istruzione; l’inclusione sociale e le pari opportunità; la promozione della cittadinanza attiva e partecipata; la protezione civile; la protezione dell’ambiente; lo sport; lo sviluppo economico e la coesione sociale; la tutela dei diritti e il contrasto alle discriminazioni; la tutela e la valorizzazione di patrimonio artistico e culturale. Il Ministero del lavoro dedicherà a breve una sezione del suo sito internet alla promozione e all’attuazione della misura sperimentale a cui potranno iscriversi i Comuni, gli enti locali e le organizzazioni che abbiano in corso progetti di utilità sociale potenzialmente idonei a coinvolgere i beneficiari di strumenti di sostegno al reddito.

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