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LA PASSIONE DELLE SCARPE FATTE A MANO

«La gioia più grande è vedere, a lavoro finito, cosa ho potuto realizzare con le mie mani.
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«La gioia più grande è vedere, a lavoro finito, cosa ho potuto realizzare con le mie mani. E ogni volta non vedo l'ora di rimettermi all'opera». Si legge negli occhi, a Cristina, la passione che nutre per il suo lavoro. Una passione che ha trovato voce dieci anni fa, quando il socio Domi ha aperto la bottega Alba-scarpe fatte a mano.
Calzature per uomo, donna e bambino, scarpe ortopediche o per matrimoni, accessori che possono nascere dal nulla o da riparazioni. Ora tradizionali ora particolari, adornate da scritte o disegni, in tinta magari con un abito o abbinate a cinture, borse o pochette (anche queste ultime realizzate nel laboratorio di piazza Tebaldo, in base al gusto del singolo cliente). A questo si dedicano i due soci, rammaricati dall'attuale situazione dei mestieri artigianali. «Stanno scomparendo» dicono, in Italia come in Romania, patria di Cristina, o in Albania, dove Domi ha appreso a lavorare le pelli in famiglia.
«L'industria ci ha battuto - ammettono -. L'80% della clientela preferisce la scarpa industriale». Il valore aggiunto della calzatura fatta a mano è però in primo luogo «la stabilità della postura, essendo fatta appositamente sul piede di chi la deve indossare, insieme alla materia prima, di primissima scelta». Cristina e Domi sono «stilisti, disegnatori e modellisti, forse gli unici in Europa a trattare tutti i pellami e realizzare scarpe per tutti i target - aggiungono -. Esistono dei corsi ma per specializzarsi nel settore è necessario rimboccarsi le maniche. Non è un lavoro difficile ma richiede passione e buona volontà». I due soci hanno «faticato e sofferto» per mettere in piedi il negozio e per farsi conoscere in città ma «è bellissimo oggi poter rispondere alle richieste di un consiglio formulate dai nostri clienti affezionati - conclude Cristina -. È un lavoro che amo molto».

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