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Diventare un manager dell’agroalimentare

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Investire in conoscenza green, diventando manager dell’agroalimentare e del marketing del turismo sostenibile legato all’ambiente e al benessere. L’opportunità arriva dall’innovativo master universitario di primo livello «Expo 2015. Food management and Green marketing: innovazione, cooperazione e formazione alla sostenibilità», promosso dalla sede di Brescia dell’Università Cattolica. Per iscriversi ci sono ancora poche ore.

Il termine d’accettazione è fissato per domani, martedì 27 gennaio, ma lo si può fare in modo rapido attraverso il modulo on line reperibile sul sito dell’università Cattolica (www.unicatt.it), entrando dalla home page nella pagina dei master di primo livello, visto che al modulo vanno allegati solo l’autocertificazione del titolo di laurea e il curriculum. Il corso è dedicato a chi lavora o intende inserirsi in imprese, associazioni o enti impegnate in un settore che guarda sempre di più alle risorse naturali, e al loro rispetto, per creare economia.

Fornisce una preparazione a 360 gradi che consentirà a chi ne diventa esperto di padroneggiare le scienze agro-alimentari, economico-politiche e giuridiche, pedagogiche, educative e psico sociali. Il numero degli iscritti è fissato in un minimo di 11 e un massimo di 15. Le lezioni si svolgeranno dal 27 febbraio nella sede della Cattolica a Brescia, il giovedì e il venerdì pomeriggio e il sabato per tutta la giornata.

La stretta correlazione tra alimentazione, salute e ambiente ha conquistato, e sta conquistando, una rilevanza pubblica, economica e occupazionale in forte crescita. L’idea di fondo del master progettato dalla Cattolica sta nell’individuare di volta in volta le nicchie lavorative che possono offrire possibilità di lavoro. I corsi sono rivolti a chi è in possesso di un titolo di laurea triennale, magistrale o equivalente.

Chi si specializzerà potrà ambire a operare in aziende di produzione e distribuzione degli alimenti, in enti e società di servizi, ma anche centri di formazione professionale e scuole, organizzazioni internazionali, organizzazioni non governative, e nei diversi campi di green marketing e gestione della sostenibilità agroalimentare. Gli sbocchi professionali riguardano la produzione, il controllo della qualità, la distribuzione e la gestione delle filiere agroalimentari; il project management e lo sviluppo del capitale umano; l’educazione al consumo e il green marketing; la certificazione e la comunicazione della sostenibilità. Gli studenti lavoreranno trasversalmente come succede in un qualsiasi ufficio per unire e fondere le diverse competenze settoriali, e proprio per questo gli studi si rivolgono a laureati in economia, filosofia o scienze della formazione.

Il numero ridotto dei partecipanti, da un minimo di 11 a un massimo di 15, è una scelta legata alle possibilità concrete di inserimento lavorativo sul territorio. A fare da ponte tra università e mondo del lavoro tocca agli stage. Tra i partner dell’università ci sono la Centrale del latte di Brescia, la Cameo, l’Accademia Barilla, il Banco alimentare, Bonduelle, Coldiretti, Fondazione Asm e Parmalat. Il corso prevede 8 moduli d’insegnamento multidisciplinari, pari a 200 ore di lezione frontale e 120 a distanza, più uno stage di 250 ore, l’attività di laboratorio integrate e la prova finale.

 

 

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