Metro-corriere, l'agenzia unica torna in pista

Arrivato il parere della Corte dei Conti sul nuovo ente misto Loggia-Broletto: la tariffa «unica» forse dopo l'estate
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Non è un telefono senza fili. Quanto avviene alla luce del sole deve per forza comunicare, interagire, integrarsi con quello che accade a decine di metri sotto terra. Da un capo c'è un vecchio signore - il trasporto extraurbano su gomma - e dall'altro c'è invece uno sbarbatello che è sceso in pista da soli sette giorni: il Metrobus.

Due entità che devono dialogare tra loro e scambiarsi di continuo il testimone. Il colloquio non è però affatto semplice, perché sul piatto non ci sono solo integrazioni tariffarie e quindi aumento o meno dei biglietti e degli abbonamenti, ma c'è pure un percorso di tratte di superficie da ridisegnare, con tagli e soppressioni, nuovi orari e nuovi biglietti, integrazioni facoltative e obbligatorie, spartizioni di proventi e variabili da cui stare in guardia, come i nuovi e vantaggiosi titoli di viaggio della Regione. Uno studio del Broletto riferisce poi che l'80% degli studenti non usa il servizio urbano, ma solo i pullman extraurbani: anche per loro andrà fatta una riflessione ad hoc.

Come cambierà quindi il servizio di trasporto a Brescia? Ci stanno lavorando da tempo sia la Provincia che il Comune. Non senza scarti temporali, tanto più che per la Loggia è imminente la campagna elettorale.

Il pacchetto in chiave brolettiana andrà quindi confrontato con le valutazioni che la Loggia, insieme alle sue aziende di trasporto, avrà nel frattempo costruito. «È troppo presto oggi per azzardare aumenti, tagli alle tratte o altro - dice Ghirardelli -. Le variabili e le valutazioni sono ancora troppe. Quello che si potrebbe però pensare è che l'integrazione potrebbe partire dopo l'estate, magari in attesa della correzione dei dati Istat di agosto».

Un azzardo ipotizza che i rincari potrebbero essere minimi, di pochissimi euro per gli studenti e nulli, se non con un piccolo risparmio, per i lavoratori. Riflessioni e ipotesi che restano in bilico anche per un altro fattore chiave: a gestire la partita doveva essere l'«Agenzia unica del trasporto», al palo per un contrasto tra quanto prevede la legge regionale e la Spending review.

Per uscire dall'impasse, la Provincia ha chiesto un parere alla Corte dei Conti e l'organo giurisdizionale ha risposto ieri con un documento lungo e articolato, che è al vaglio dell'Avvocatura e della Ragioneria provinciale. «Da una prima analisi - riferisce Ghirardelli - parrebbe d'intravedere la possibilità di creare l'Agenzia, ma ci sono una serie di dettagli che vanno considerati, non da ultimo quello economico: potremo procedere solo se ci sarà un effettivo risparmio. Un passo in avanti l'abbiamo comunque fatto».

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