Meeting Immobiliare, oggi bis nel segno della ripresa

Il mercato si sta muovendo: a Villa Fenaroli ingresso libero. Gli operatori: segnali di ripresa. Oggi c’è Regis
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La notizia è questa: sì, la ripresa c’è. «E senza punti interrogativi», come ha voluto precisare Marco Bonometti, presidente di Aib che ieri ha aperto la quarta edizione del Meeting Immobiliare che a Villa Fenaroli di Rezzato, oggi si chiude con orari immutati: si entra dalle 10 e fino alle 19.30 ininterrottamente e sempre con ingresso libero. Ancora una nota di servizio: Villa Fenaroli è una residenza bella come poche, ha un solo modesto limite che per una rassegna come il Meeting rischia di essere un problema: il parcheggio tiene poco più di 300 auto. Consiglio: parcheggiate a Borgo Wuhrer o alla stazione metro di Sant’Eufemia-Buffalora. Qui una navetta vi porterà alla Villa ogni 10-12 minuti e viceversa. Oggi pomeriggio aspettiamo Vincenzo Regis con il suo spettacolo e quindi ci sarà il pienone: prendete la navetta.

Torniamo alle impressioni e valutazioni del meeting così come sono emerse dai molti incontri che si sono tenuti nella sala convegni e che oggi - con cartellone cambiato, ovviamente - verranno replicati.

C’è aria nuova sul mercato. Le prime timide gemme della ripresa si stanno affacciando. Il timore, lo diciamo una volta per tutte, è che la classica gelata tardiva rovini la piena fioritura.

Imprese industriali toniche. Bonometti ha ricordato che in tre mesi nel Bresciano il tasso di disoccupazione è calato di un punto; Eugenio Sagliocca, in rappresentanza dell’Ordine degli Architetti, ha concordato: l’aria è cambiata, c’è più fiducia. Quel che oggi servirebbe sarebbero un po’ di soldi in più ai Comuni: le infrastrutture (dalle strade alle scuole) versono in uno stato difficile.

E su questa linea si è mosso Roberto Tonizzo , direttore generale del Banco di Brescia: i primi tre mesi dell’anno segnano un +30% sugli impeghi e sui mutui. Certo, ci sono molte surroghe, ma il dato resta ampiamente positivo. Quel che è parso più cauto - anche per temperamento e forse per scaramanzia - è parso Tiziano Pavoni , presidente del Collegio Costruttori: qualche buon segnale c’è e non va sottovalutato, ma la ripresa va coltivata, difesa, incoraggiata e, da questo punto di vista, uno sforzo straordinario va fatto per abbattere le procedure burocratiche.

Ecco: se un tema ieri è in qualche modo tornato sulla scena (ammesso l’abbia mai abbandonata) è quello della burocrazia. Se n’è fatto interprete Giovanni Platto, presidente del Collegio dei Geometri che ha convenuto su alcune positive novità 2015 per il settore portate da alcune leggi, ma che ha "bastonato" come sa fare «un mondo che per un appalto è capace di presentare un capitolato di oltre mille pagine».

Leggi e 2015. Qualcosa di buono è arrivato. Marco Valenti, commercialista, ha ricordato anzitutto la conferma dei benefici fiscali del 65% per chi ristruttura casa. L’anno prossimo ben che vada si andrà al 50%. Poi c’è la nuova legge sull’affitto a riscatto (ne parliamo oggi pomeriggio) e poi il provvedimento che fa recuperare il 20% dall’Irpef dal costo di acquisto di una casa se lo si destina all’affitto.

I banchieri. Due voci, quella di due direttori generali: di Luigi Mensi (Bcc Pompiano) e di Stefano Kuhn (Banca Valle). Entrambi confermano che qualche prestito in più lo stanno facendo. Ed entrambi precisano una cosa non banale: chi è assunto con i nuovi contratti Jobs Act è considerato in banca, a tutti gli effetti, assunto tout court. Non era scontato.

Gianni Bonfadini

 

 

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