Cultura

Meditazioni, uscite ribelli e cotillon per un fiume di dischi

Nel girone dannato dei conti alla rovescia, ogni giorno si sfibra nell’atte...
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Nel girone dannato dei conti alla rovescia, ogni giorno si sfibra nell’attesa che si volti una nuova pagina del calendario. In questi mesi di bilanci, di chiusura dei cerchi e, forse, apertura di nuovi, i sentimenti e gli umori si accavallano di continuo. Quello che il futuro ci riserva è per definizione celato, ma un piccolo vantaggio competitivo ci viene dalle uscite discografiche licenziate da qui ai mesi futuri e che potrebbero rivelarsi contrappunti appropriati ad una serie di stati d’animo che seguono in elenco.

Adolescence. Per chi almeno una volta si è guardato allo specchio e si è visto come un riottoso ragazzino spettinato e in disordine, per chi ha iniziato la giornata convinto di trovare da lì a poco non una banalissima scrivania, ma filari di armadietti, un bando per giovani band e la nuova audizione per le ragazze pop pop, insomma, per chi ogni tanto pensa di essere in un college movie degli anni ’90, i 5 Seconds of Summer con «Sound Good Feels Good» potrebbero essere un ascolto ideale. Chi invece ritenesse i quattro ragazzi australiani troppo teneri, i Beach Slang con «The Things We Do to Find People Who Feel Like Us» aumenterebbero i volumi della giornata con un tenace pop-punk made in Philadelphia.

3x10. Che il passaggio dal prefisso vent* a trent* sia anagrafico o meno, poco conta. La sensazione di sentirsi metaforicamente in un’altra «era» investe quando meno lo si aspetta. E che siano una selva di matrimoni e delle natività a ricordarci che il tempo sta passando o solo il cadere tipico delle foglie, una buona colonna sonora può aiutare a metabolizzare meglio tutta la faccenda. Ottimo per questi momenti di transizione è il nuovo lavoro a due mani di Matt Berninger (The National) e Brent Knopf (Menomena) che sotto il nome di EL VY a fine ottobre danno alle stampe «Return to the Moon», un bel concentrato alcolico e melodico fatto secondo tradizione Berninger. Di contro, per le fanciulle a cui la combinazione atmosferica/anagrafica ha suggerito un abbigliamento da Mary Poppins contemporanea, la voce nasale di Joanna Newsom e le intricate composizioni di «Divers» aiuteranno a sospendere, momentaneamente, il tempo e superare con un vezzoso menefreghismo gli sconforti quotidiani. Infine, volendo giocare in casa, potrebbero far comodo le elucubrazioni dei Baustelle col nuovo «Roma Live!» e, per i più dotati di ironia, l’esordio solista di Giorgio Ciccarelli (ex chitarrista Afterhours) con «Le cose cambiano».

Club. Una quadriglia potente per i desideri dei più festaioli; a dare soddisfazione al bisogno clubbing da ottobre a dicembre il panorama internazionale regala tre uscite di rilievo. Si comincia con Escort e l’album «Animal Nature», un perfetto ricalco da discoteca anni ’70 con tanto di patina e falsetti funky. Segue poi un sofisticatissimo Jordan Asher che, conosciuto come Boots, ha collaborato al quinto album di Beyoncé e rilascia a novembre «Aquaria». Più austeri, ma ormai avvezzi a siglare album dall’eco transatlantica anche gli Aucan usciranno a novembre col nuovo lavoro dal titolo «Stelle Fisse». Chiude il tutto l’inossidabile Kyle Minogue che con un vago autoreferenziale «Kyle Christmas» regala i fiocchi per un giusto party natalizio.

Carichi. Non ci si crede ma è vero; i momenti in cui crediamo di poter spaccare il mondo esistono. Forse sono rari o non frequenti come dovrebbero, ma quando arrivano vanno sfruttati alla perfezione. Per nutrire a fondo quel muscolo di onnipotenza alcuni elementi sono molto indicati. Per prima cosa l’album «II» dei Fuzz frutto della prolifera vena di Ty Segall e disponibile da ottobre, seguono poi «The Commandos», supergruppo con i componenti dei QOTSA, Soundgarden e Pearl Jam e Mark Lanegan alla voce per il singolo del debutto e, infine, i Cage The Elephant il cui «Tell Me I’m Pretty» è stato prodotto dalle mani aurifere di Dan Auerbach. Tocca in ultimo ai Calibro 35 dare il colpo di grazia col funk futuristico di «S.P.A.C.E.».

Vino&meditazione. L’adeguato contraltare a una serata carica è la posa meditabonda tipica di chi sorregge un calice. Là dove i prossimi mesi saranno segnati da freddi definiti anzitempo come i più rigidi del decennio potrà scaldare l’ambiente l’algida voce di Björk che con «Vulnicura Strings» rilascia un album gemello a quello dato alle stampe a gennaio, presentato ora nella versione voce e viola organista. Oppure «Nine Track Mind» di Charlie Puth, giovane leva alla Marvin Gaye classe ’91, potrebbe essere un sottofondo sufficientemente ruffiano alle serate brave Restando nella penisola l’occhiolino si strizza da un lato a Adriano Viterbini, chitarra e voce dei Bud Spencer Blues Explosion che nel nuovo album «Film | O | Sound» coinvolge la chitarra di Bombino. L’altro va a C+C=Maxigross nell’attesa che «Fluttarn» dia continuità ai progetti passati. //

 

 

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