Voler bene agli animali vuol dire solo umanità

AA

Caro Giornale di Brescia, ormai devi sopportare le mie esternazioni, le lamentele di una fanciulla di una volta. Da te vorrei una risposta, che il mio io non riesce a comprendere, sul comportamento delle persone di tutti i ceti, che la mattina al sorgere del sole portano i loro cani a fare i bisogni sui marciapiedi, dove gli anziani e i bambini devono fare lo slalom per non calpestare la materia che qualcuno dice porti molta fortuna! «Sì, però?». Dico anche che da un animale domestico, con educazione e amore, si possono ottenere dei vantaggi meravigliosi, aiutano la nostra solitudine che è una brutta condizione, il vuoto affettivo che rappresenta un peso difficile da sopportare. La presenza di una bestiola in casa, diventa un compagno piacevole per passeggiare nei nostri parchi cittadini, se sono tenuti puliti, senza la presenza di siringhe e oggetti vari, o da bulletti che se accenni a un richiamo ti rispondono: ma che vuoi vecchio! Gli animali amano il loro padrone senza riserve, lo dico con cognizione di logica, perché ho sempre posseduto un bellissimo micio tigrato che si comporta come un bambino viziato: «da noi!». Finalmente la legge permette anche nei condomini e negli ospedali la loro presenza. Noi nonni e nipoti sembriamo più buoni e altruisti se possediamo un animale da accarezzare con amore, infatti nella vita fa meglio una carezza che un flacone di pastiglie velenose che ti fanno morire prima del tempo a te concesso. Amando tutti gli animali ti senti appagato e felice, ma purtroppo c’è ancora gente che li abbandona quando non servono più o li maltratta conducendoli a una morte immonda. Io, caro giornale, adoro tutti gli animali e sono fiera di questo! Dico ai suoi lettori di amare, anche gli animali, perché qualche volta sono più intelligenti e migliori di noi.

// Adriana Pinzuti
Brescia
Ogni relazione - anche quella tra uomo e animale - ha potenzialità straordinarie. Se poi si tratta di relazioni affettuose - perché no, anche con gli animali - non si può prescindere dall’averne cura. Abbandoni e maltrattamenti, ovviamente, vanno in senso contrario. In ogni caso, ogni relazione non può prescindere da quella più ampia, con il contesto nel quale si vive. Fruitori dei marciapiedi (si auspica puliti) compresi. (n.v.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia