Quei gesti odiosi ai danni delle sedi della Caritas

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In questi giorni faccio mio il dolore e la rabbia nell’apprendere di quei vigliacchi attentati ad alcune sedi della Caritas, che tendono a minare quell’azione meritevole e caritatevole che l’associazione cristiana svolge, da sempre, nei confronti dei più poveri, dei bisognosi di qualsiasi estrazione sociale, culturale e religiosa, senza nulla chiedere in cambio. Queste violente azioni ricordano storie di altri tempi che pensavamo di aver sconfitto culturalmente emerge invece una matrice xenofoba, alimentata anche da un disagio sociale dovuto alla crisi economica che impoverisce soprattutto gli strati più deboli della società. Queste azioni vigliacche, tendenti a seminare odio e a scatenare una guerra tra poveri e poverissimi senza nessuna pietà e rispetto verso l’essere umano, è un’azione spregevole. Spesso in queste azioni squadriste non viene preso di mira solo l’immigrato, il profugo o chi tenta di proteggerli, vi è un accanimento violento anche nei confronti dell’emarginato del più povero, del «diverso», come se questi «status» fossero sempre una scelta. Colpire chi agisce per alleviare le sofferenze alle persone è un segnale gravissimo che merita la massima solidarietà di tutti, in particolare delle istituzioni che, con azioni proprie, devono lavorare al fianco di chi si fa carico di tematiche legate all’emergenza sociale. Con queste mie poche righe intendo testimoniare la stima, la solidarietà e la vicinanza a Caritas anche per stimolarla a proseguire nel bisognoso lavoro che, come dicevo, da sempre fa emergere e cura le piaghe della nostra società con un’opera caritatevole, che riesce ad arrivare dove il sociale dei Comuni e dello Stato quasi mai arriva, senza nulla chiedere in cambio.

// Mario Folli
Assessore alle Politiche sociali Comunità montana Valle Trompia

Ci uniamo alle considerazioni dell’assessore valtrumplino Mario Folli nella sua lettera aperta al direttore della Caritas bresciana Giorgio Cotelli, convinti che le risposte più efficaci alla deriva xenofoba siano corale sdegno e rinnovato impegno per la vita, la dignità dell’uomo e la pace. Proprio come Caritas insegna. (n.v.)

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