Il Capirola di Leno Un patrimonio per tutti noi

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Nostra figlia maggiore ha superato l’esame di maturità nello scorso mese di luglio. Come genitori abbiamo vissuto da vicino le emozioni di questi suoi cinque anni di studio presso la sede di Ghedi dell’Istituto Capirola di Leno. Nella mattinata in cui siamo venuti a conoscenza della votazione finale, dopo la naturale euforia per il risultato ottenuto, ci siamo chiesti quale segreto si celasse dietro questo traguardo. Guardandoci negli occhi, la risposta è stata univoca: la scuola del nostro paese, intesa come persone che lavorano in essa e per essa. Nostra figlia, quando frequenta i corridoi e le aule del Capirola, trova sempre una persona preparata ad ascoltarla, a partire dalla dirigente, passando per l’intero corpo docenti ed il personale Ata. Organizzare le uscite a teatro, i dibattiti studenteschi, le gite culturali ed essere operativi rispondendo alle esigenze degli studenti a qualsiasi ora del giorno sul gruppo di classe online o telefonicamente in privato, è il punto di forza della componente umana della scuola italiana. Le attività integrative fanno capire quanto la scuola vada oltre l’aula. Una buona scuola richiede impegno e fatica sia per i docenti che per gli studenti. La gratificazione per gli sforzi compiuti da tutti noi giunge puntuale: una lacrima di gioia per il traguardo raggiunto; una stretta di mano con il vicepreside (che ti iscrive ad un bando post-scolastico del GdB); un forte abbraccio alla tua professoressa; la segretaria sorridente che ti consegna il documento sostitutivo del diploma; il professore che ti offre il the alla macchinetta; la bidella che ti passa un braccio dietro le spalle e raccoglie la tua sottile malinconia per il distacco; la preside a cui si illuminano gli occhi quando incontra uno dei suoi studenti ormai uomo o donna. Noi genitori ringraziamo tutti.

// Antonella e Claudio
Manerbio

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