Halloween, festa insensata e lontana dalle nostre radici

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Apprendo con immenso rammarico dei vari atti vandalici avvenuti nella notte del 31 ottobre da parte degli idioti che seguono l’altrettanto idiota festa di Halloween. Cassonetti ribaltati e incendiati, schiamazzi fino a tarda notte, petardi lanciati nei giardini, campanelli suonati a notte fonda, gente e animali domestici spaventati dai balordi, coma etilici vari, (persino un dodicenne), e addirittura il furto di una coccarda rosa appesa ad un portone e cucita con amore da una nonna per l’arrivo di una piccola bimba nella sua famiglia. Da anni redarguisco la gente sul pericolo che si cela dietro questa festa, ho perso il conto delle volte che ho scritto al giornale per parlarne, le mie lettere sono state anche pubblicate e sicuramente lette, ho perso il fiato nel tentativo di far capire alla gente che questa festa va boicottata con tutte le nostre forze che non dobbiamo farci abbindolare da due cappelli da strega e da due zucche, ma non c’è niente da fare... il mondo va per i fatti suoi, la gente fa sempre quello che le pare che tu la avverti oppure no. Mi sento dire: «Eh dai, saranno mica due zucche e una mascherina a cambiarci... Halloween è un modo per star insieme, è un metodo di socializzazione e aggregazione giovanile, tu sei prevenuta»... ah davvero? Guarda cosa succede e poi dimmi te se sono prevenuta. La festa di Halloween non ci appartiene è la versione horror commerciale e carnevalesca dell’antico Shamain ovvero il capodanno celtico. Ma le radici celtiche di questa antichissima festa non vengono fatte conoscere ai nostri giovani, a loro viene proposto solo il lato carnevalesco. I bambini e i giovani che seguono questa moda non sanno nemmeno cosa festeggiano... si mascherano, c’è da divertirsi e tanto basta, che glie ne frega del resto... poi come al solito le cose degenerano e sfociano in vandalismo e ignoranza e si disturba la quiete pubblica anche di quelli che come me Halloween non lo vogliono neanche sentire nominare e ragazzini minorenni finiscono all’ospedale per l’alcool. La colpa non è loro, è di chi li educa e questa festa la fa dilagare e non ascolta chi invece la vuole bloccare. Quest’anno la festa è stata fatta persino in vari oratori della bassa, autorizzata dai sacerdoti, gente che dovrebbe professare il Vangelo e difendere la nostra cultura cristiana e avvicinare i giovani all’importantissima festa di ognissanti. Non parliamo poi delle maestre che fanno la festa a scuola permettendo ai ragazzi di perdere una mattinata di lezioni per fare i mostriciattoli e le mamme che spendono capitali in maschere e si mettono a preparare dolcetti e intagliare zucche. Se proprio gli adulti, i genitori, le maestre e i preti fanno queste cose, non c’è da stupirsi se poi succedono fatti vergognosi come quelli che ho appena nominato. Le nostre radici sono cristiane, non americane, noi con Halloween non abbiamo nulla a che fare, non è questa l’educazione che dobbiamo dare ai giovani, non è così che si sta al passo coi tempi, ma si sa che le nostre radici cristiane non interessano più a nessuno e che noia andare al cimitero il primo novembre e ricordare le anime dei nostri defunti, è molto più divertente il carnevale horror, bussare alle porte della gente e chiedere dolcetti e poi ribaltare e incendiare cassonetti dell’immondizia... altrimenti che festa sarebbe? Il trucco è proprio questo, far passare questa cosa come un’innocua festicciola all’insegna della goliardia, mentre sotto si celano emeriti interessi politici e commerciali. O la gente si decide ad aprire gli occhi, a capire le cose e ad ascoltare quelli che avvertono dei pericoli che si celano dietro questo carnevale horror, oppure diventeremo tutti americani... con le zucche vuote. A voi la scelta.

// Maurizia Brunelli
Manerbio

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