Genitori alla Rsa, e così la loro diventa una «seconda casa»

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Vorrei con questa mia lettera porre all’attenzione del legislatore la possibilità di esentare dal pagamento dell’Imu come seconda casa gli anziani che risiedono nelle Rsa che si aiutano nel pagamento della retta con l’affitto della loro casa. Vengo al dunque: i miei genitori 94 anni tutti e due risiedono da alcuni anni presso una casa di riposo. La mia mamma casalinga, il mio papà ex insegnante. Con le due pensioni più le indennità di accompagnamento per le loro patologie che li portano ad essere accuditi quotidianamente non sono in grado di coprire le rette. Possiedono un appartamento, super sudato comperato con un riscatto di trent’anni, che noi figli abbiamo affittato a 500 euro mensili (patto in deroga agevolato). A causa di ciò la casa viene considerata seconda casa per i miei genitori che ovviamente non vi risiedono: risultato pagamento annuale 919 euro tra Imu e Tasi. Non aggiungo altro; oltre ad essere un’ingiustizia è un indecenza.

// Chiara Ghidelli
Brescia

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