Dopo l’attesa al 112 ho sparato in aria per cacciare i ladri

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Buongiorno direttore, sono un imprenditore di Vobarno, ho 49 anni e qualche giorno fa, come è stato riportato da molti quotidiani - compreso il suo - all’interno della mia proprietà, ho sparato un paio di colpi verso l’alto per far fuggire alcuni ladri. Avevano già riempito cinque taniche di gasolio, dopo averlo prelevato da uno dei miei camion. Prima di esplodere quei colpi di fucile in aria, avevo digitato il 112 e, nonostante ciò, in venti minuti ancora non ero riuscito a mettermi in contatto con i carabinieri. Dopo di che, instaurato il contatto con i carabinieri, sono trascorsi altri venti minuti prima che i militari arrivassero sul posto. Cosa avrei dovuto fare nel frattempo? Mettermi da parte e lasciare che svuotassero il camion con l’ultima tanica, che prelevassero anche il materiale presente in magazzino, e poi lasciarli andar via indisturbati? Un paio di colpi in aria e quelli hanno capito che era meglio darsela a gambe. Senza mettere a rischio nessuno, insomma, ho solo difeso la mia proprietà e sono stato io stesso a dire ai carabinieri che avevo sparato per aria, per intimorirli e costringerli a lasciar perdere. Mi è stato risposto che se avessi atteso il loro intervento li «avrebbero presi». Anche se così fosse stato, sarebbe stato inevitabile il loro rilascio il giorno successivo, come capita troppo spesso, posto che in carcere per furto non ci va nessuno. A me, per l’ iniziativa volta a tutelare la mia proprietà senza mettere in pericolo alcuno, tanto meno i ladri, invece hanno tolto il porto d’armi e sequestrato tutti i fucili, che per me hanno un grande valore affettivo appartenendo da generazioni alla mia famiglia. Tutto per aver sparato in aria in centro abitato. Insomma, un epilogo per me molto amaro. Mi aspetto dunque la stessa solerzia delle forze dell’ordine in occasione dei festeggiamenti di San Silvestro, quando è tradizione sparare in aria per salutare l’anno nuovo. Chissà quanti cacciatori e tiratori sportivi verranno sorpresi a festeggiare e a quanti di loro verrà tolto il porto d’armi. Attendo fiducioso il trionfo della legge.

// Giorgio Buffoli
Collio di Vobarno

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