Italia e Estero

Il terremoto ha svuotato una piscina del villaggio olimpico

Lo racconta l'allenatore della nazionale paralimpica di nuoto, Riccardo Vernole, in Messico per partecipare ai Mondiali
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«Quando è arrivata la scossa eravamo tutti a mensa, era l'ora di pranzo, ha tremato tantissimo, ma la struttura del villaggio olimpico dove siamo ha retto ed alla fine ho visto solo qualche crepa. Stiamo tutti bene e siamo riusciti ad uscire dall'edificio senza problemi. È stato impressionante vedere tutta l'acqua uscita fuori dalla piscina che si è quasi svuotata». 

La paura è passata, ma, ammette il ct della nazionale di nuoto paralimipica, Riccardo Vernole, a Città del Messico per partecipare ai Mondiali, dopo il terremoto che ha colpito il Paese provocando 225 vittime «c'è tanta voglia di tornare in Italia, stiamo aspettando notizie dall'Alitalia, dovremmo partire domani o dopodomani. Il console si è messo a nostra disposizione per qualsiasi tipo di esigenza. Ora siamo tranquilli ma la paura è stata tanta. Fortuna ha voluto che la mattina prima della scossa avevamo fatto delle prove di evacuazione e nessuno si è fatto male. Tutti gli atleti si sono comportati da atleti, si sono aiutati l'uno con l'altro. Mi è piaciuto molto - sottolinea Vernole - lo spirito di unità che si è creano tra di noi, abbiamo fatto davvero squadra, e con le altre nazionali. Mai come in questi casi ci si sente tutti uniti. Abbiamo pensato anche a cosa avranno provato i nostri connazionali ad Amatrice e nell'Italia centrale più di un anno fa».

«La struttura, vicina anche all'autodromo, - spiega il ct della Nazionale di nuoto paralimpica - è antisismica ma non è stato facile passare la notte qui. Ogni rumore ci metteva in allerta anche se non abbiamo sentito altre scosse. Abbiamo visto molta gente in strada e sentito dei tanti morti. Abbiamo saputo purtroppo dei bambini della scuola: ci hanno raccontato che era una buona scuola in un buon quartiere e l'edificio non era fatiscente».

 «Oltre alla paura c'è il dramma per i morti ed i feriti - conclude Vernole - c'è il rammarico per non poter gareggiare. Siamo la Nazionale più forte ed avevamo le carte in regolare per fare meglio del 2016 in termini di medaglie. Vedremo dove si faranno i Mondiali, se sempre in Messico o in un altro Paese». 

 

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