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Il Papa ai preti: «Siate vicini a coppie ferite e ai conviventi»

«Di ogni persona e situazione voi siete chiamati a essere compagni di viaggio». Così Papa Francesco ai parroci ad un corso sul matrimonio
Una coppia - © www.giornaledibrescia.it
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«Unioni celebrate in Cristo, unioni di fatto, unioni civili, unioni fallite, famiglie e giovani felici e infelici. Di ogni persona e di ogni situazione voi siete chiamati ad essere compagni di viaggio per testimoniare e sostenere». È la raccomandazione del Papa ai parroci che hanno partecipato al corso di formazione sul nuovo processo matrimoniale, promosso dalla Rota.

Papa Francesco ha ricordato loro che sono i «primi interlocutori» sia dei giovani che desiderano formare una nuova famiglia, che dei coniugi «in crisi, con seri problemi di relazione» o di quelli che pensano di intraprendere una richiesta di «nullità». La loro prima «premura», è «testimoniare la grazia del sacramento del matrimonio e il bene primordiale della famiglia», aiutando le coppie «a vivere nelle luci e nelle ombre». 

E la premura dei parroci, chiede Papa Francesco, deve estendersi al farsi «prossimi, con lo stile proprio del Vangelo, nell'incontro e nell'accoglienza di quei giovani che preferiscono convivere senza sposarsi»: la Chiesa vuole essere madre e non li abbandona. 

Le parole del Papa pesano e per il contenuto, e per l'uditorio al quale si sono indirizzate: i parroci hanno partecipato, dal 22 ad oggi, a un corso promosso dal Tribunale della Rota romana, per aggiornarsi su quanto di nuovo la pastorale deve recepire dai due sinodi sulla famiglia. 

Una posizione quella espressa dal Papa che giunge in un momento storico in cui il numero di matrimoni religiosi appare in forte contrazione. Un dato globale che si rispecchia anche nella realtà locale, come di recente documentato da un'analisi della Diocesi di Brescia che acclara come le unioni all'altare siano di fatto dimezzate in dieci anni.

Il Papa, che qualcuno critica per una presunta indifferenza verso l'importanza del matrimonio sacramentale, ha ovviamente messo questo al primo posto, ma ha voluto sottolineare la necessità della «premura» verso le situazioni difficili o «irregolari».

 

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