Italia e Estero

Il figlio di Muhammad Ali interrogato due ore in aeroporto

«Sei mussulmano? Come mai quel nome?». Se l'è sentito chiedere Muhammad Ali Junior, figlio dell'omonimo campione di boxe, in aeroporto
Cassius Clay, poi Muhammad Ali, e il figlio ai suoi funerali Muhammad Ali Junior - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Cassius Clay, poi Muhammad Ali, e il figlio ai suoi funerali Muhammad Ali Junior - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
AA

E’ bastato il nome a far scattare un interrogatorio. Nome insignificante in sé all’orecchio di chi, all’aeroporto di Fort Lauderdale, in Florida, si è ritrovato a vagliare i documenti di un 44enne. Forte di passaporto americano. Nessuna eco alla leggenda della boxe, vanto di legioni di americani nei ruggenti anni ’60 e poi persino tedoforo alle Olimpiadi di Atlanta del 1996, quando già il Parkinson che non gli avrebbe dato scampo segnava il suo corpo.

Per gli zelanti funzionari doganali in cui è incappato, Muhammad Ali Junior era solo un cittadino con ogni probabilità di fede islamica. E in quanto tale da interrogare per non meno di due ore al termine del suo viaggio di rientro negli Stati Uniti assieme alla madre Khalilah Camacho-Ali, seconda moglie del campione mondiale di pugilato Cassisus Clay, poi divenuto per l’appunto Muhammad Ali (senior…)  quando abbracciò il Corano.

Una brutta avventura, insomma, per il 44enne figlio del grande atleta americano, di ritorno dalla Jamaica. L’episodio risale allo scorso 7 febbraio, proprio mentre all’ombra della “stars & strips” infuriava lo scontro fra Casa Bianca e magistratura americana, con la duplice bocciatura del bando presidenziale che voleva proibire l’ingresso negli Usa ai cittadini di sette Paesi musulmani.

A raccontare la vicenda è stato l’avvocato del 44enne. Che, nel mettere in relazione l’episodio alla nuova linea dettata da Trump, non ha mancato di evidenziare un aspetto paradossale: alla madre del 44enne è stato consentito di lasciare la stanza dell’interrogatorio dopo che aveva mostrato una foto che la ritraeva assieme a Muhammad Ali-Cassius Clay. Mentre il figlio dell’ex campione dei pesi massimi è stato trattenuto per altre due ore, incalzato da una raffica di domande sulle origini del suo nome, dove lo avesse preso e se fosse mussulmano. Circostanza acclarata la quale, a detta del legale Chris Mancini, l’insistenza delle domande si è fatta ancora più evidente.

Questo almeno a quanto riporta il Louisville Courier-Journal, il quotidiano che per primo ha registrato la notizia.  E secondo il quale il legale di Muhammad Ali Junior starebbe preparando una denuncia.

 

Iscriviti alle News in 5 minuti per ricevere ogni giorno una selezione delle notizie più importanti

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia