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Dj Fabo in Svizzera per l'eutanasia: cosa ne pensi?

Cieco e tetraplegico, Fabiano Antoniani voleva «tornare a essere libero». Tanti i messaggi sui social, ma anche gli appelli perché cambiasse idea
Dj Fabo
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«Lo Stato obbliga a emigrare» per poterci «liberare da una tortura insopportabile e infinita». Così Fabiano Antoniani, noto come DJ Fabo, cieco e tetraplegico in seguito ad un incidente d'auto tre anni fa, nell'ultimo appello fatto due giorni fa, prima del suo viaggio di oggi in Svizzera per «poter morire», dov'è stato accompagnato da Marco Cappato dell'Associazione Luca Coscioni. Il primo che sempre questa mattina ha dato notizia in rete della morte sopraggiunta.

Tanti i messaggi per DJ Fabio, anche sul suo profilo social, di saluto, affetto, commozione, tristezza, «auguri di buon viaggio». Ma anche critiche allo «Stato sordo». A questi sono aggiunti però anche gli appelli come quelli di Dj Aniceto, «per favore vivi», e di Matteo Nassigh, 19 anni, disabile gravissimo dalla nascita, pubblicato stamani sull'Avvenire: «Non chiedere di morire, noi non possiamo correre ma siamo pensiero, e il pensiero migliora il mondo».

Il dibattito sulle norme in materia di eutanasia è stato avviato in Parlamento per la prima volta nel marzo 2013 e attualmente vi sono sei proposte di legge (una di iniziativa popolare presentata proprio dalla Coscioni) che dovrebbero confluire in un unico testo di legge, ma è tutto fermo da un anno. 

 

EMBED [Dj Fabo ha scelto di morire: cosa ne pensi?]

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