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Per difendere le idee 45 milioni

Due bandi del Ministero dello sviluppo economico destinati a incentivare la tutela della proprietà industriale. Saglia: «Il made in Italy non si protegge con i dazi»
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BRESCIANon servono i dazi per difendere le produzioni made in Italy, perché qualsiasi misura presa dall'Italia comporterebbe una reazione uguale e contraria presa da parte degli altri Paesi. Ed è inutile accusare aziende straniere di plagio, se non difendiamo i nostri progetti.
Parola del sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, che ieri ha presentato, nella sede del Pdl bresciano, due bandi approvati dal governo e destinati alla tutela della proprietà industriale. «I beneficiari - ha spiegato Saglia - sono le piccole e piccolissime imprese che non hanno la capacità di difendere autonomamente i propri brevetti e disegni». Per queste due misure sono stati stanziati complessivamente 45,5 milioni di euro.
La prima iniziativa prevede l'erogazione di premi a favore delle imprese che depositano (in Italia o all'estero) un brevetto o un disegno. Per ciascun deposito nazionale, l'entità del premio varia da mille a 1.500 euro, mentre può arrivare a 6mila euro se si effettua all'estero la richiesta di estensione del titolo di proprietà intellettuale. Tanto basta per coprire, secondo quanto spiega Saglia, le spese che le aziende devono sostenere per difendere i propri prodotti (i costi spesso scoraggiano i più piccoli). «Sono previsti particolari bonus - ha detto il sottosegretario - per difendere le proprie idee negli Stati Uniti, in Cina e nei paesi del Bric».
La seconda misura, invece, riguarda l'erogazione di agevolazioni per portare sul mercato prodotti nuovi basati su brevetti e design. In questo caso, il contributo copre l'80% delle spese ammissibili, fino a un tetto di 70mila euro per i brevetti e 80mila per il design (i progetti dovranno essere valutati dai tecnici del ministero).
I finanziamenti sono a fondo perduto, e vengono erogati secondo la procedura a sportello, fino ad esaurimento dei fondi. Saglia ritiene di mettere a disposizione circa 9mila premi unitari, con il contributo tecnico di Invitalia e della Fondazione Valore Italia (società del ministero cui è possibile rivolgersi per maggiori dettagli sui bandi).
«Il nostro obiettivo - ha detto in chiusura il politico bresciano - è anche creare uno strumento per diffondere la cultura del brevetto, che in Italia è meno presente rispetto a quello che accade in altri Paesi». Un'iniziativa lodevole, specialmente in una fase in cui il nostro Paese si gioca molto proprio sul terreno della tutela delle buone idee industriali.
Ci permettiamo una sola critica, e riguarda la location scelta da Saglia per la presentazione del progetto. Per divulgare una buona misura del governo, sarebbe stato preferibile evitare la sede di un partito.
Guido Lombardi
g.lombardi@giornaledibrescia.it

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