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Cam trasforma la pollina in energia elettrica

L'impianto brevettato da Girolamo Camoni è stato prodotto dalla GreenTek di Roncadelle
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Ogni allevamento avicolo può produrre l'energia di cui ha bisogno, riciclando la pollina. Così promette Girolamo Camoni di Ghedi che al suo attivo vanta una serie di brevetti realizzati su strumenti e tecnologie utilizzabili nel campo dell'avicoltura.
Il suo ultimo progetto, un impianto di cogenerazione per uso locale, è una macchina per l'essiccazione e la combustione della pollina (la bio-massa derivante dalle deiezioni provenienti da allevamenti avicoli), che rende l'allevamento autosufficiente dal punto di vista energetico e che, in più, produce energia elettrica da vendere al gestore. «La pollina viene prima essiccata e successivamente bruciata - spiega Camoni -. Una parte dell'aria calda prodotta dalla combustione può essere utilizzata per riscaldare l'allevamento. È possibile anche riscaldare acqua, che passa in una turbina e produce elettricità, utile agli impianti oltre che agli edifici circostanti. L'acqua calda può anche alimentare i caloriferi di una casa. La quota di energia elettrica in eccesso, viene invece immessa nella rete del gestore, producendo reddito».
L'idea di Camoni, dopo la registrazione del brevetto avvenuta a Milano nel 2009, non ha inizialmente avuto applicazione ed è rimasta per un po' di tempo sulla carta. Finché Marco Salomoni, non ha creduto nel progetto e ha fondato la GreenTek, società di Roncadelle dedicata all'impianto di cogenerazione Cam (dal nome del suo inventore).
«Abbiamo acquistato da Camoni i diritti alla produzione della macchina e alla commercializzazione in alcune regioni del nord Italia - dice Salomoni -. Dopo averla perfezionata, abbiamo realizzato un prototipo funzionante, che è già stato testato per la conformità delle emissioni alla normativa vigente. Ora siamo pronti e da settembre vorremmo varare la produzione di impianti commercializzabili». L'impianto di Camoni e Salomoni, oltre a produrre energia e calore, risolverebbe la gran parte dei problemi di stoccaggio e smaltimento della pollina. «Con la nostra macchina - dicono loro - non è necessario trasportare la pollina fuori dall'allevamento e i residui della combustione si riducono a piccole quantità di cenere». Ora alla GreenTek mancano solo degli allevatori disposti ad acquistare la nuova macchina. «Vogliamo produrre impianti su misura - dice Salomoni - tagliati sulle esigenze di ogni singolo allevamento che chiederà il nostro intervento». Secondo GreenTek, il «Progetto Cam» ha un costo di produzione, che un allevamento di medie dimensioni può ammortizzare in pochi anni di esercizio.

Maria Cristina Ricossa

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