Sciarpe, corone e striscioni per l'addio a "Tone"

Una folla inimagginabile a Lumezzane per l'ultimo saluto ad Andrea Toninelli
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Quello che colpisce è la quantità di persone arrivate a Lumezzane. Di tutte le età, di ogni provenzienza. Sotto un cielo che ha riversato per ore secchiate di pioggia, una grande "tribù" si è raccolta in un abbraccio ideale a Tone, Andrea Toninelli, 22 anni, morto lunedì nel tragico ribaltamento del pullman su cui viaggiava di ritorno dalla trasferta di Livorno.

Sono in tanti, tantissimi, con le sciarpe del Brescia strette al collo, che si abbia la maglia con la con la "v" bianca" o giacca e cravatta; ci sono gli striscioni sul sagrato della chiesa, della Curva Nord Brescia e della Curva Sud Milano, cuore dei tifosi del Milan. E poi corone di fiori a tappezzare l'ingresso della chiesa, moste a cesti di rose e mazzi enormi. Arrivano da tantissime tifoserie, prima fra tutte quella della curva bresciana, della "sua" curva. Ma sui nastri che avvolgono i fiori si leggono i nomi di Milan, Lazio, Atalanta, Varese, Parma, Taranto, Inter, Avellino, Messina, Taranto, Mantova, Cesena, Norimberga, Vercelli solo per citarne alcuni.

Una processione di persone che non si ferma, incurante dell'acqua, è quella che ha accompagnato il feretro dalla casa di Andrea alla chiesa intonando inni e battendo le mani, con "Madonnina dei riccioli d'oro" a risuonare altissima insieme ad "Andrea uno di noi".
Una folla che ha riempito non solo la parrocchiale di San Sebastiano, ma anche tutto il grande sagrato. Migliaia le persone, impossibile contarle. C'è la "famiglia ultras" che arriva da tutta Italia, c'è tutta Lumezzane sindaco compreso (tra i banchi della chiesa anche il primo cittadino di Brescia) a versare lacrime per quel ragazzo di 22 anni, volontario all'oratorio di San Sebastiano.

Il Brescia Calcio partecipa al gran completo al funerale, così come entrano i rappresentanti di altre società e della Lega di serie B (in chiesa tra gli altri anche il presidente della Lega Andrea Abodi), che ha deciso di far rispettare un minuto di silenzio prima della finale di andata dei play off tra Empoli e Livorno.
Tante anche le ex rondinelle: da Viviano a Paghera, da Magli a Diana, da De Paola a Possanzini a De Zerbi. I giocatori del Brescia, quelli della rosa attuale, sono commossi. In chiesa per tutti prende la parola Marco Zambelli, toccante come solo lui riesce ad essere. E commuove anche il ricordo degli amici, quelli di sempre.

Don Roberto racconta di Andrea nell'omelia, don Claudio Paganini (padre spirituale del Brescia) del ragazzo anche tifoso del Brescia. Omar Pedrini affida il ricordo alla sua voce e alla chitarra: prima Redempion Song di Bob Marley, alla fine con "Nel Biancoblù" con il nome di Andrea stampato nel ritornello.

Quando la bara di "Tone" prende la strada del cimitero unico di San Sebastiano-S. Apollonio, il cielo è sereno: la pioggia ha lasciato spazio al sole, quello che illumina il lungo corteo che scandisce il nome di un ragazzo che ha perso la vita inseguendo una passione.

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