Valsabbia

Truffa «fuori sede» per i finti tecnici del gas

Il trucco è sempre quello dei finti tecnici del gas. Medesimo l'obiettivo: piazzare truffe e arraffare soldi. A vittime anziane.
Finti tecnici in trasferta, colti sul fatto
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Il trucco è sempre lo stesso. Ma colpisce il livello di organizzazione: finte pettorine, accurati travestimenti, strumenti per simulare meglio il ruolo di presunti tecnici. Tutti escamotage di cui è bene tener conto: perché se i tre bresciani finiti nei guai questa volta agivano in trasferta è chiaro che le stesse furberie potrebbero essere quelle adottate in una qualunque delle nostre contrade.

Per fortuna almento in quest'occasione è andato male il colpo in trasferta pianificato dai tre bresciani. I tre truffatori in fuga sono stati intercettati dopo un raggiro ai danni di un’anziana, messo a segno venerdì mattina nel Veronese. Per due di loro sono scattate le manette; il terzo è stato denunciato a piede libero dai carabinieri della Compagnia di Rovereto.

I tre truffatori «fuori sede» sono entrati in azione nella tarda mattinata di venerdì. Due di loro, con indosso la casacca di una ditta che si occupa di forniture di gas, si sono presentati a casa di una 74enne a Brentino Belluno, nel Veronese. Si sono qualificati come tecnici, incaricati di alcuni controlli sulle tubature del gas, e così si sono introdotti in casa della donna. Mentre uno ispezionava l’abitazione con uno strumento farlocco, l’altro procedeva a ripulire il piano superiore. Bottino: un tablet ed una videocamera, per un valore totale di circa 400 euro. Conclusa l’operazione hanno raggiunto il complice, che attendeva su una Golf grigia, e si sono allontanati sgommando in direzione nord. Uno dei figli della donna, accortosi di quanto era appena accaduto, si è precipitato appresso alla vettura. Riuscendo a segnarsi la targa, subito comunicata ai carabinieri di Caprino Veronese.

Subito è scattata la caccia ai malfattori, che ha coinvolto i militari della zona. Alla fine una gazzella del Radiomobile di Rovereto ha intercettato la vettura ad Avio, recuperando il bottino appena depredato. Nei guai sono finiti, si diceva, tre bresciani: si tratta del 24enne M.C., del 32enne B.A. e del 42enne T.G. I primi due, con precedenti, sono stati arrestati. Il terzo, incensurato, è stato denunciato a piede libero.

 

 

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