Valsabbia

«Lasciami volare», un libro per Ema

Presentato il libro dedicato a Ema Ghidini, gavardese, morto nel Naviglio
Ema, un pesciolino di speranza
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«Lasciami volare» (edizioni Compagnia della Stampa, 80 pagine, 15 euro) il libro dedicato a Emanuele Ghidini, morto nel Naviglio, è stato scritto a quattro mani da Marcello Riccioni e da Gianpietro Ghidini, papà di Emanuele, il ragazzo gavardese tragicamente scomparso nelle acque del Naviglio lo scorso novembre.

Mercoledì sera alle 20, all’hotel Vittoria di Brescia, la presentazione, è avvenuta contestualmente a una cena, il cui ricavato andrà a sostegno delle iniziative promosse a favore dei giovani dalla Fondazione Ema.Pesciolinorosso (informazioni: e-mail ema.pesciolinorosso@gmail.com, telefono 392/6980781).

In copertina, una foto di «Ema», sorridente sotto l’inconfondibile berretto a unghia. La stessa immagine è riprodotta, capovolta, nell’ultima di copertina. «Questa scelta - spiegano gli autori - è motivata dal fatto che questi sono, in realtà, due libri in uno. In copertina il sottotitolo recita: "Dialogo per i figli". In ultima, il sottotitolo è invece: "Dialogo per i genitori". È la "filosofia" del volume, che raccoglie e commenta pensieri, riflessioni, dubbi e segni di speranza originati dalla vicenda della morte di Emanuele».

«Lasciami volare» propone numerosi contributi, tutti significativi. Jacopo Assettini fa rivivere, in pagine poeticamente evocative, i ricordi d’infanzia di «Ema», raccontati in prima persona, in una sorta di diario postumo magicamente ricondotto a noi, da spazi e dimensioni infinite, per non farci dimenticare chi questo mondo ha lasciato troppo presto.

Marco Zambelli, capitano e bandiera del Brescia calcio, gavardese di nascita, lancia il suo appello ai ragazzi di oggi: «Imparate piano piano il senso del rispetto e a scegliere chi può camminare sulla vostra strada, insieme a voi, per aiutarvi a farlo in quella direzione che conduce all’equilibrio. Così - aggiunge - non vi perderete mai». Matteo Merigo, medico specialista, arricchisce il volume di un sintetico, ma chiaro ed esaustivo vademecum, utile ai giovanissimi e ai loro genitori, su «Le droghe e la comunicazione in famiglia».

Una sezione di «Lasciami volare» è poi interamente dedicata alle testimonianze raccolte tra i familiari e gli amici di Emanuele (ma anche tra persone che non lo hanno conosciuto, e che tuttavia non hanno voluto far mancare il proprio affetto e la propria vicinanza). Messaggi affidati al web, a quella pagina di Facebook («Fondazione Ema.Pesciolinorosso») che si avvia ormai a toccare quota cinquantamila «mi piace».

Marcello Riccioni, curatore del libro, raccomanda: «Prima dello sconforto cercate la complicità di chi vi ama, a prescindere, perché in quell’amore saprete trovare gli spunti di un sorriso. Siate educatori di voi stessi, ma anche di chi vi educa: genitore, insegnante, prete, amico. Siate voi stessi, ma, prima di tutto, trovate voi stessi».

Il volume si conclude con le parole di Gianpietro Ghidini. Parole da leggere e da meditare. Quelle di un papà che continua a conversare con il suo ragazzo, in un dialogo che ignora i confini della morte fisica. Perché, per un padre o una madre, un figlio non muore mai per davvero.

 

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