Valcamonica

Sulle orme dei cervi in amore

Al parco dell'Adamello cinque fine settimana di escursioni per ammirare gli ungulati. Iniziative per famiglie a Paspardo.
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Estate: agli sgoccioli. Autunno: alle porte. Ma per chi frequenta il parco dell'Adamello questo cambio di stagione non vuol per forza dire che si devono mettere in soffitta gli scarponi o rinunciare a un'uscita all'aria aperta.

Il parco camuno, infatti, è bello con la luce del sole estivo ma è altrettanto affascinante anche a settembre e ottobre, quando si offre con tutti i suoi colori e con i boschi e i prati che si preparano al gelo invernale. Per cogliere questo lato più «poetico» delle montagne valligiane, le Case del parco propongono sino a fine ottobre una serie di escursioni e di incontri che provano a fare amare la natura anche quando fuori non fa più così caldo.
C'è un'iniziativa su tutte che, da qualche anno, è entrata nel cuore degli appassionati e che riesce a portare in alta Valle centinaia di persone. Sono le escursioni nella Val Grande di Vezza d'Oglio, per osservare i cervi in amore e ascoltare il loro suggestivo verso. Con «Il bramito dei cervi» il parco Adamello organizza cinque fine settimana (il 22, 23, 29 e 30 settembre, il 6, 7, 13, 14, 20 e 21 ottobre) accompagnati da esperti per osservare e conoscere meglio questi affascinanti animali, che in autunno scendono a valle per la stagione degli amori.

La formula è rodata: si parte al mattino presto dalla Casa del parco di Vezza, ci si porta in Val Grande con una camminata piuttosto facile e ci si apposta per qualche ora, aspettando l'arrivo degli ungulati con l'obiettivo della macchina fotografica puntato; si rientra poi alla sera per una cena in compagnia.
Un po' più a sud, al Centro faunistico di Paspardo, la cura degli animali feriti e l'animazione per bambini e adulti non si arresta mai. Qui, tra i castagneti, vengono propongono laboratori per scoprire «le tracce degli animali» attraverso gli indizi che lasciano in natura e i «colori dell'autunno nei boschi della Riserva» tra incisioni rupestri e chiesette campestri.
«Il periodo autunnale è quello durante il quale la natura offre una maggiore varietà di colori - raccontano i responsabili del Centro -. E proprio attraverso i colori è più facile avvicinare i bambini al concetto di biodiversità, soprattutto con i più piccoli è interessante utilizzare i colori naturali e non quelli artificiali che provano tutti i giorni a casa e a scuola. I boschi della Riserva sono ricchi di storia e ricchissimi di biodiversità e caratterizzati dalla presenza di castagni secolari, imponenti e maestosi, da scoprire con una bella passeggiata».
La Casa del parco di Cevo, dal canto suo, punta ancora molto sulle escursioni e sulla possibilità si scalare le vette anche dopo l'estate. Nei fine settimana di settembre si potrà andare, accompagnati da esperti, al lago Salarno e Dosazzo oppure organizzare altre gite in compagnia. Per tenersi allenati anche in questo periodo, le guide alpine organizzano poi un corso di arrampicata, così come fanno i vari Cai della Valle.

Infine, l'autunno è punteggiato da qualche incontro culturale che consente a tutti d'approfondire aspetti ambientali tra i più vari. Continuando con il programma delle iniziative, il 20 settembre alle 20.30 alla Casa del parco di Cevo è in programma una serata per parlare di «Diritti della natura» con Davide Sapienza e Franco Michieli, mentre il 29 al Palazzo della cultura di Breno c'è «Naturalmente divisi», un convegno sulla storia e autonomia delle antiche comunità alpine. Infine, ad Angolo Terme il 13 ottobre ci si ritroverà per la serata sull'ambiente «Le valli camune del parco dello Stelvio», un momento culturale di aggregazione per la diffusione e la conoscenza del territorio.
Giuliana Mossoni

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