Valcamonica

Croce del Papa dal 2005 sul dosso dell'Androla

La Croce alta 30 metri è stata ideata da Enrico Job per la visita di Papa Giovanni Paolo II a Brescia nel'98
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La Croce del Papa che rappresenta il Cristo Redentore, alta 30 metri, è stata ideata dall’artista Enrico Job per la visita di Papa Giovanni Paolo II a Brescia il 20 settembre 1998 nel centenario della nascita di Paolo VI. Dalla fine del 2005 è posta sul dosso dell’Androla di Cevo a protezione della Valcamonica, ricurva, quasi ad avvolgerla. "Stat crux dum vulvitur orbis" è la scritta della lapide posta sotto la Croce del Papa.

Enrico Job, ispirato da un quadro del Velasquez, ha ideato il Grande Crocifisso ricurvo sul mondo. La croce é stata realizzata dalla ditta Moretti Interholz sul disegno dell'artista. E' una trave curva a sezione "a cassone", larga 72,50 cm e con profondità variabile dai 2 metri della base fino a 0,60 cm della cima.

In legno lamellare, si sviluppa in tre tronconi giuntati fra loto ad incastro. Raggiunge così l'altezza di oltre 30 metri, mentre in pianta occupa ben 20 metri. E' stabilizzata contro le raffiche di vento che spesso investono il Dosso dell'Androla da due capriate in legno e da 4 stralli in funi metalliche ancorati al suolo e lunghi rispettivamente 34 e 26 metri. La croce prima di essere installata, é stata sabbiata per far emergere le venature del legno e quindi verniciata in catramina per garantire maggior durata nel tempo. Il Cristo è stato realizzato ex-novo, perché quello esposto a Brescia, di materiale deteriorabile, non avrebbe resistito alle intemperie.

Questo Cristo, abbozzato in polistirolo espanso, é stato diviso in quattro parti distinte: le braccia, la testa, il tronco e le gambe; smembramento necessario per permettere l'inserimento dell'armatura metallica, la traduzione in resina e il trasporto. Successivamente le cavità interne sono state riempite di poliuretano espanso per evitare deformazioni della superficie e infiltrazioni d'acqua. 

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