Tav, i sindaci: «Limitare i danni»

I primi cittadini della tratta Ovest (Corda Molle) a colloquio col Prefetto: sul tavolo cave e cantieri operativi
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Limitare i danni dell’Alta Velocità sul territorio e i disagi per i cittadini, mettendo a punto osservazioni condivise da presentare alla Conferenza dei servizi del 6 novembre: è l’obiettivo dei sindaci della tratta ovest dell’opera, da Rovato a Montichiari. Sono i paesi distribuiti lungo la Corda Molle, la Sp 19, al cui fianco scorreranno i binari della Tav Brescia-Verona prima di deviare verso Calcinato e la A4. Ieri i primi cittadini sono stati convocati dal Prefetto Narcisa Brassesco Pace, che ha raccolto le loro istanze.
 
La tratta ovest ha problemi ambientali di natura diversa. A cominciare dalle cave di prestito. Ne sono previste una a Lograto, due ciascuno a Montichiari e Castenedolo, una a Calcinato.
 
Altro problema: i cantieri operativi. «Fra Poncarale, S. Zeno e Flero - afferma ad esempio il sindaco di Poncarale, Giuseppe Migliorati - è previsto un cantiere di armamento di 500mila mq. Un sito enorme, addirittura con i binari per il trasporto del materiale. Ci sarà un via vai di camion, con quali conseguenze per la viabilità?» C’è la necessità, dunque, «di mitigare il più possibile le criticità. Anche perché parliamo di cantieri che dureranno sette anni».

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