Migliori amici dell'uomo, ma non dei bagnanti

Sul Sebino fa discutere del divieto di accesso alle spiagge imposto ai cani dal sindaco di Sarnico.
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I cani sono davvero i migliori amici dell’uomo? A Sarnico si comincia a nutrire qualche dubbio vista l’ordinanza emessa dal sindaco Giorgio Bertazzoli, che ha regalato per l’estate 2014 un fresco divieto di ingresso per gli amici a quattro zampe in sette parchi della zona. A far discutere è soprattutto il divieto negli affollatissimi lidi che si affacciano sul lago come l’Holiday, il Fontanì e, in primis, il Lido Nettuno. Una situazione per nulla inedita: ricordate la retata contro i cani senza guinzaglio a Brescia?
 
Il provvedimento di Sarnico cade come una tegola in testa non solo sui sarnicesi ma anche sui tanti cittadini degli altri Comuni rivieraschi che ogni estate in quei lidi (tutti ad ingresso gratuito) vanno a prendere il sole e fare il bagno. I cartelli posti all’entrata potrebbero trarre in inganno: vista la velocità con cui è stato preso il provvedimento, l’Amministrazione non ha infatti nemmeno avuto il tempo di cambiare la segnaletica.
 
«Il senso di questa ordinanza sta nel garantire condizioni igienico-sanitarie adeguate e tutelare la sicurezza dei più piccoli nei parchi - fa sapere il primo cittadino -. Il divieto è urgente, visto che vogliamo evitare ai turisti che si stendono nei lidi di incappare nelle deiezioni degli animali, i cui padroni non provvedono a pulire. Inoltre vogliamo tutelare i tanti genitori preoccupati per i cani di grossa taglia che girano, senza guinzaglio, nei parchi. Superata l’urgenza, ci attiveremo per prevedere la realizzazione di aree dedicate agli amici a quattro zampe».
 
Pur raccogliendo qualche apprezzamento, l’ordinanza, (postata dallo stesso sindaco sui social network) ha scatenato soprattutto lamentele, proteste e centinaia di commenti da parte di cittadini di tutto il lago. A testimonianza che il provvedimento è affare comune al Sebino: «Nella gran parte delle località turistiche questi divieti non ci sono, anzi - fa sapere una mamma sarnicese -. Così facendo, non solo si penalizzano le famiglie del lago, ma si rischia di disincentivare anche l’arrivo di visitatori fuori porta. I proprietari dei bar all’interno dei lidi lo dicono chiaramente: anziché venire da noi, i turisti andranno sul Garda o sul lago di Como. E a noi toccherà attraversare il ponte ed andare a Paratico per passeggiare con il nostro cane».
 
E in effetti sono molte le persone che, nel tacciare l’ordinanza come troppo restrittiva (con sanzioni da 25 a 500 euro), fanno riferimento al vicino Comune bresciano: «Qualche anno fa, in località Vanzago, abbiamo inaugurato il parco Carlotta, dedicato agli amici a quattro zampe - spiega Mariella Smiroldo, vice sindaco di Paratico -. Avevamo infatti una situazione intollerabile dovuta a padroni che, di pulire, proprio non ne volevano sapere. Molti peraltro erano sarnicesi. Contando sul parco ad hoc, abbiamo quindi potuto chiedere ai cittadini di evitare di portare i cani almeno nel parco comunale dell’Oselanda. Ma non vogliamo essere troppo autoritari: in fondo non si tratta di inquinamento».
 
E, pur sul piede di guerra, ai cittadini del Sebino non manca comunque l’ironia: «Al Lido Nettuno anche i cigni sporcano. E non hanno padroni che possono pulire. Il sindaco di Sarnico pensa di vietare anche quelli?». 
Sara Venchiarutti

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