Discarica Bosco Stella, la Loggia frena A2A

Il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, contrario al progetto della multiutility nel territorio franciacortino
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 «La mia opinione è che non si debba e non sia opportuno andare avanti in quella direzione». E se l’opinione è quella di Emilio Del Bono, sindaco del Comune di Brescia (ovvero uno dei due principali azionisti di A2A), l’avvio dei lavori per la discarica Bosco Stella sembra allontanarsi inesorabilmente. Una posizione che il sindaco ha già presentato ai vertici dell’azienda: «Non posso imporre decisioni - precisa Del Bono - ma credo che la mia opinione non sia irrilevante».

Il sindaco mette i puntini sulle «i» dopo la querelle tra il consigliere regionale Fabio Rolfi e il presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli. Un botta e risposta «a mezzo raccomandata» apparso sulle pagine del nostro giornale, che aveva visto Rolfi esprimere perplessità sulla posizione politica del sindaco di Brescia in merito alla realizzazione della discarica fortemente voluta dalla multiutility. In otto anni il progetto di A2A, che prevede lo stoccaggio di quattro milioni di metri cubi di rifiuti non pericolosi, ha incassato, uno dopo l’altro, il «no» delle associazioni ambientaliste, di Arpa, Asl e dei quattro Comuni interessati (Castegnato, Ospitaletto, Passirano e Paderno). Oltre al preavviso di diniego arrivato dalla Regione.

Nelle scorse settimane A2A ha comunque presentato delle modifiche al progetto iniziale, in direzione di un minore impatto ambientale e con opere «di compensazione»: proposta che non ha convinto i sindaci franciacortini che hanno ribadito la propria opposizione, a cui si è accompagnato il parere contrario della Provincia.

Mancava solo la conferma della Loggia: «Le condizioni per la realizzazione della discarica - dichiara Del Bono - non sono positive. A partire dalla contrarietà dei Comuni, cui si è aggiunta una posizione più critica rispetto al passato anche di Regione Lombardia, elementi che rendono impraticabile quella ipotesi». Cercando la mediazione tra gli interessi dell’azienda e quelli del territorio, Del Bono sottolinea come «sia opportuno che A2A direzioni la sua attenzione altrove. Inoltre rispetto agli anni dell’Amministrazione Paroli e quindi di Rolfi, che si era sostanzialmente eclissata dicendo "decida A2A" oggi c’è un orientamento più netto dell’azionista».

L’azienda sceglie di non commentare, in attesa, probabilmente, del parere della Regione, che ha sì dato preavviso di parere negativo la scorsa estate, ma potrebbe rivalutare il progetto alla luce delle modifiche presentate.

Nicole Orlando

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