Bancari assolti dall'accusa di bancarotta fraudolenta

Assolti con formula piena dall’accusa di bancarotta fraudolenta per distrazione due funzionari di banca.
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L’11 aprile la Seconda sezione penale del Tribunale di Brescia ha assolto con formula piena dall’accusa di bancarotta fraudolenta per distrazione Pietro Gozzini e Paolo Schirone, i due funzionari della Banca di credito cooperativo di Pompiano e Franciacorta, accusati di concorso nel crac della R.b. Immobiliare di Rovato con il suo amministratore Massimo Bono.  

I difensori dei dirigenti della banca, gli avv. Denise Pedrali e Stefano Cremaschi, nel corso dell’arringa che ha preceduto l’assoluzione hanno evidenziato che la condotta di Gozzini e Schirone non era in alcun modo censurabile come emergeva dagli atti acquisiti al giudizio.  
I giudici ne hanno preso atto e, dopo una breve camera di consiglio, hanno pronunciato l’assoluzione. Attraverso una nota della sua direzione generale, la BCC di Pompiano e della Franciacorta “ringrazia ancora una volta la magistratura, sia per l’efficienza che per la tempestività, con la quale ha potuto valutare compiutamente il materiale probatorio acquisito al giudizio ed emettere la propria decisione”.

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