Addio a Nelson Cenci, il "tenente" nella neve

Fu comandante di plotone nel «Vestone» con Mario Rigoni Stern, che lo citò nel romanzo «Il sergente nella neve».
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Al settantesimo anniversario della battaglia di Nikolajewka, in calendario per il prossimo gennaio a Brescia, non ci sarà Nelson Cenci.
La sua era una presenza fissa alla commemorazione organizzata dagli alpini bresciani.
Il reduce alpino, medico e scrittore, è scomparso nella sua casa di Cologne. «È andato avanti» come dicono le Penne nere. Aveva 93 anni.

Cenci fu tenente degli alpini in Russia, comandante di plotone della 55esima compagnia del battaglione «Vestone» nella quale militò il sergente maggiore Mario Rigoni Stern, che lo ha citato più volte nel suo romanzo «Il sergente nella neve». Nato a Rimini nel 1919, si trasferì a Milano a 11 anni con la famiglia. Interruppe gli studi universitari di medicina coinvolto come tanti suoi coetanei sui percorsi di guerra.
Cenci venne ferito a Nikolajewka, mentre fra i primi si stava lanciando in avanti con l’obiettivo di rompere il micidiale accerchiamento che teneva in scacco gli alpini. Un gesto che gli valse la medaglia d’argento al valor militare.

Tornato in Italia venne operato e curato per le ferite. Una volta dimesso dall’ospedale riprese gli studi in medicina interrotti per la guerra.
Nel 2007 Nelson Cenci è diventato cittadino onorario di Vestone, segno del legame inscindibile con la terra del «suo» battaglione. I funerali si svolgeranno a Cologne mercoledì alle 14.30.

L'articolo completo nell'edizione del Giornale di Brescia in edicola questo martedì.

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