Lite degenera e parte uno sparo, Mauro lotta tra la vita e la morte

Prosegue la battaglia per la vita di Mauro Belpietro, il 27enne di Gardone ricoverato dall'alba di sabato in condizioni disperate all'ospedale Civile di Brescia dopo essere stato colpito alla testa da un proiettile durante una banalissima lite.

A sparare, sul finire della notte in via Dante, nei pressi del vecchio acquedotto di Zanano di Sarezzo, una guardia giurata, un 37enne della zona, che ha premuto il grilletto dopo una furibonda lite con il 27enne e i suoi due amici. Sono le 4.20 di sabato mattina e Mauro Belpietro è alla guida della sua Golf: a bordo ci sono due amici, di Collio e Gardone. Il gruppetto sta tornando a casa dopo una serata passata in compagnia. E all'improvviso ecco che in via Dante la Golf di Mauro e la vettura della guardia giurata si «incrociano». Un graffio fra vetture, i due specchietti che si toccano e vanno in frantumi. E poi le voci che si alzano e gli animi che si scaldano.

La guardia giurata ha raccontato agli inquirenti di essere stata aggredita con violenza dal giovane e di essersi quindi difesa impugnando la pistola. Diversa la versione degli amici: secondo quanto hanno raccontato ai Carabinieri della Compagnia di Gardone e del Reparto operativo di Brescia, sotto la guida del sostituto procuratore Michele Stagno, lo sparo sarebbe arrivato immediatamente e senza alcun preavviso dopo che Mauro era sceso dall'auto per controllare cosa fosse successo.
Di certo c'è che il proiettile ha colpito in piena fronte il giovane gardonese, ora in un letto della Seconda Rianimazione: le sue condizioni sono stabili, ma non si scioglie la gravità della prognosi. E la sua vita rimane appesa a un filo. Anche il 37enne è stato medicato, prima di essere arrestato con la pesante accusa di tentato omicidio.