Garda

Ricattatore per caso, dalle lettere alla trappola

"Dammi mille euro o sono guai": così un 65enne pensionato ha cercato di ricattare tre persone tra Roè Volciano e Vobarno.
Ricattatore per caso, pensionato che minacciava via posta
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Aveva bisogno di soldi per ripianare un prestito fatto ad un’amica. Così si è giustificato un pensionato di 65 anni che nelle scorse settimane ha vestito i panni del ricattatore. Armato di carta, pennarello rosso e buste ha chiesto (lasciando una lettera nella cassetta della posta) a tre persone di fargli avere, nella data e nell’ora indicata, nella stessa cassetta lasciata aperta, mille euro altrimenti sarebbero stati guai.

Il primo episodio l’8 agosto a Roè Volciano, vittima un’anziana che ha raccontato tutto al fratello il quale non ha esitato a denunciare il fatto ai carabinieri. Poi è toccato ad una donna di Vobarno, che aveva da poco ricevuto una sostanziosa eredità.

In questi due primi casi la lettera non ha avuto seguiti, se non la denuncia ai militari del paese. L’ultima vittima è stato un quarantenne, anche lui di Vobarno: le lettere imbucate sono state tre a breve distanza l’una dall’altra. Qui le richieste e le minacce si sono fatte pressanti e pesanti. I carabinieri, dato l’avvicinarsi della scadenza hanno teso al ricattatore una trappola: nel giorno della consegna hanno notato un pensionato del paese, incensurato, cercare nella cassetta delle lettere.

A quel punto l’uomo è stato fermato dai carabinieri, che hanno passato al setaccio la sua abitazione: sono stati trovati fogli, pennarello e buste, tutto compatibile con quanto utilizzato per scrivere le lettere di ricatto.

L’uomo ha confessato e si è giustificato dicendo che i soldi gli servivano per aiutare un’amica con figli in difficoltà. Ora però dovrà rispondere di estorsione continuata, è stato denunciato a piede libero.

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