Garda

Olive, sul Garda più qualità che quantità

Il consorzio prevede una produzione di 22.460 quintali, il 2% in meno. Ottimo il livello dell'olio.
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Quantità in leggero calo, ma qualità garantita: generalizzando un po' così si può riassumere la campagna olivicola 2012- 2013, che in questi giorni vive il suo momento clou, con gli impianti di molitura nei frantoi che lavorano a pieno regime. È quanto emerge dai primi dati resi noti dal Consorzio per la tutela dell'olio extravergine di oliva «Garda Dop» che conta, nelle tre sottozone Orientale, Bresciana e Trentina, 492 soci, di cui 131 bresciani, così suddivisi: 123 olivicoltori, 9 molitori e 40 confezionatori (attenzione, alcuni soggetti appartengono a più categorie).

Quest'anno il Consorzio prevede una produzione complessiva di 22.460 quintali di olive Dop, dei quali 8.413 provenienti dagli uliveti della riviera bresciana (la produzione maggiore è invece di marca veronese con 11.810 quintali; mentre sul Garda trentino si raccolgono meno di 2.500 quintali). Il dato si assesta sullo stesso quantitativo previsto per l'annata 2011-2012 (22.487 quintali).

«La produzione totale prevista, calcoli alla mano - dice il tecnico del Consorzio, Elia Belotti - dovrebbe attestarsi su circa il 2% in meno dell'annata scorsa. Si calcola uno 0,5% in meno di olive sull'annata 2010-2011, quando furono raccolti 22.195 quintali, e il 3% in meno sull'annata 2009- 2010». La minore produzione di olive è legata a una situazione climatica che nei mesi scorsi ha penalizzato l'intero comparto agricolo.

«La stagione - spiega Belotti - dal mese di maggio fino alla terza settimana di agosto è stata molto siccitosa per l'olivo e le altre culture agricole nell'area del Garda. L'olivo, quindi, nel periodo dalla fioritura e dell'allegagione, ovvero la fase iniziale dello sviluppo dei frutti, ha dovuto ricercare e utilizzare le sue ultime risorse idriche e nutritive».

Una lieve percentuale di «aborti fiorali», soprattutto per la cultivar Leccino, è stata registrata da quei produttori che, durante la fioritura, non hanno potuto irrigare. Il forte caldo ha inoltre incrementato i casi di caduta prematura dei frutti dell'albero. Poi, fortunatamente, sono arrivate le piogge di fine agosto, che nel giro di pochi giorni hanno ingrossato e gonfiato le drupe, portandole a una situazione ottimale per la maturazione finale. Se si paga qualcosa in termini di quantità, l'olio Dop del Garda, prelibato prodotto di nicchia, presenterà quest'anno una qualità all'altezza della sua fama.

«La qualità dell'olio - commenta Andrea Bertazzi, presidente del Consorzio - si prospetta ottima, vista anche la completa salubrità dell'oliva stessa nell'areale del Garda: ci sono state alte temperature e bassa umidità che hanno ostacolato lo sviluppo dei principali nemici dell'olivo, ossia la tignola e la mosca olearia». Prevedere adesso la resa (ovvero la quantità d'olio prodotta con un chilo d'oliva) è praticamente impossibile; è troppo presto, lo si saprà a dicembre. Di solito è al 12-13%. Si sa invece il prezzo al litro al consumatore: 18 euro, in linea con l'anno passato.

Simone Bottura

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