Garda

I mille piccioni evitano la strage. Per ora

Dopo la «diffida» dell’Aidaa il Comune (che aveva deciso di eliminarli col gas) adesso ci ripensa
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Strage evitata. Sono per ora salvi i piccioni della capitale del lago. Il Comune ha infatti fatto sapere di aver deciso di sospendere l’attuazione dell'incarico affidato ad una ditta bresciana di «allontanamento» di ben 1000 esemplari. Allontanamento che in realtà significava uccisione con il gas.

Al raggiungimento dell’obbiettivo ha contribuito la «diffida» inviata martedì al Comune dal presidente nazionale e dal responsabile per la Provincia di Brescia dell’Associazione Italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) con sede a Milano.

Dunque si ferma l«attuazione della determina del 15 luglio con la quale la società incaricata poteva arrivare a sopprimere con il gas fino a mille esemplari catturati sul territorio cittadino.

L’obbiettivo era quello di contenere le colonie di piccioni che infesterebbero alcune zone del territorio, evitare le cause di problemi igienico sanitari e limitare il deturpamento di monumenti e beni architettonici, appunto, con l’allontanamento dei volatili.

Termine tranquillizzante ma non per i poveri piccioni destinati ad una fine certa. La procedura era stata avviata sulla scorta delle segnalazioni dei cittadini. Le aree che risultano maggiormente frequentate dai volatili sono il porto Vecchio, il cimitero dove stanno sporcando con gli escrementi lapidi e cappelle e via Venezia a Rivoltella. Insomma i piccioni sarebbero troppi. E per questo si intendeva procedere a catture e soppressioni.

 

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